Patrizia Ruzza, 49 anni, potrebbe essere il suo corpo quello riaffiorato nell’Adige

Si è in attesa segli accertamenti per stabilire la vera identità del corpo riaffiorato sul fiume a Terrazzo, in provincia di Verona

Redazione
Patrizia Ruzza, 49 anni, potrebbe essere il suo corpo quello riaffiorato nell’Adige

Patrizia Ruzza, 49 anni, potrebbe essere il suo corpo quello riaffiorato nell’Adige. Si è in attesa degli accertamenti per stabilire la vera identità del corpo riaffiorato sul fiume a Terrazzo, in provincia di Verona.

Le limpide acque dell’Adige hanno restituito al mondo un triste indizio sulla scomparsa di Patrizia Ruzza, donna di Noventa Vicentina della quale non si hanno notizie dall’inizio di giugno.

Il fiume ha riconsegnato indietro un corpo inerte, anche se è prematuro confermare l’identità con certezza assoluta. È stato un pensionato dei vigili del fuoco a individuare la salma mentre percorreva, poco prima di mezzogiorno, la ciclabile che costeggia il fiume, nei pressi del pittoresco villaggio di Vigo.

Grazie alla sua acuta vista, lo ha immediatamente notato e ha seguito la corrente fino alla riva, contattando nel frattempo i suoi ex colleghi per richiedere assistenza.

L’intervento dei vigili del fuoco

Le unità dei vigili del fuoco di Legnago sono intervenute prontamente, calandosi in acqua con un gommone e una moto d’acqua, per poi riportare a riva il corpo che, spinto dalla corrente, aveva percosso altri sei chilometri, terminando vicino al ponte tra Terrazzo e Villa Bartolomea.

Con cura, la salma è stata adagiata su un pontile, in attesa che i carabinieri di Legnago si presentassero sul luogo e avviassero le prime indagini. Hanno informato immediatamente il procuratore di turno, Carlo Boranga, del macabro ritrovamento.

Le circostanze tragiche e misteriose continuano a porre interrogativi sul destino di Patrizia Ruzza. Sembra che i vestiti della donna corrispondano perfettamente alla descrizione fornita dai familiari di Ruzza nella denuncia di scomparsa.

Fin dal momento della sua scomparsa, il destino di questa donna di 49 anni di Noventa è stato temuto come il peggiore possibile. La sua macchina è stata ritrovata vicino al ponte di Albaredo, lungo la Sp19, e da lì le ricerche dei soccorritori si sono concentrate per giorni, fino a quando le condizioni del fiume hanno reso necessaria una sospensione.

Ora, il corpo che è riemerso dall’Adige si trova nelle celle mortuarie dell’ospedale di Legnago, a disposizione della magistratura per gli esami volti a confermare l’identità della donna.

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