Pavia: 30enne si toglie la vita in carcere

L'uomo, di origini egiziane, era accusato di stupro nei confronti di una ragazzina che aveva usato il ‘Signal for help’. Il 30enne aveva già tentato il suicidio in passato

Redazione
Pavia: 30enne si toglie la vita in carcere
Repertorio

Pavia: 30enne si toglie la vita in carcere. L’uomo, di origini egiziane, era accusato di stupro nei confronti di una ragazzina che aveva usato il ‘Signal for help’. Il 30enne aveva già tentato il suicidio in passato.

Un dramma si è consumato nel carcere Torre del Gallo di Pavia, dove un uomo di 30 anni, di origini egiziane e residente a Cologno Monzese, accusato di violenza sessuale su una 17enne, si è tolto la vita impiccandosi con i lacci delle scarpe.

La giovane aveva attirato l’attenzione di un passante grazie al segnale di aiuto con la mano, salvandosi da un’aggressione. L’uomo, che aveva sempre professato la sua innocenza, era già stato segnalato come a rischio suicidio, avendo mostrato un segno al collo durante un’udienza precedente.

Disposta l’autopsia

L’autopsia è stata disposta per chiarire le circostanze del suicidio e la procura ha aperto un fascicolo per possibile aiuto o istigazione al suicidio.

L’avvocato della famiglia della vittima ha espresso profondo sconcerto per la morte del detenuto, sottolineando una responsabilità dell’amministrazione penitenziaria nel non aver evitato il gesto, soprattutto dopo un precedente tentativo di suicidio.

Questa vicenda, carica di dolore e complessità, mette in luce l’importanza di una gestione attenta e umana nelle carceri, e spinge a riflettere sulla tutela di tutte le persone coinvolte, promuovendo un impegno collettivo verso la giustizia e la sicurezza.

È un momento per unirsi e lavorare per un cambiamento positivo, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.

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