Pedara (CT): “Dammi i soldi o ti spezzo le gambe!”, arrestato

Redazione
Pedara (CT): “Dammi i soldi o ti spezzo le gambe!”, arrestato

Pedara (CT): “Dammi i soldi o ti spezzo le gambe!”, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Pedara hanno arrestato nella flagranza il 66enne Giovanni Grasso, di Mascalucia, ritenuto responsabile di estorsione.

La vittima, un imprenditore pedarese di 63 anni, aveva già denunciato ai carabinieri di aver subito percosse dal Grasso. Lo aveva colpito con un grosso manganello di legno, rimanendo ferito alla mano sinistra, con una prognosi di dieci giorni.

In particolare sembra che l’aggressore vantasse presunti crediti nei confronti della vittima. Per tal motivo, sarebbe passato alle vie di fatto stante l’impossibilità di soddisfare economicamente le sue richieste.

Alle 06:30 di ieri, pertanto, i carabinieri della Stazione di Pedara hanno ricevuto una telefonata. La vittima li informava d’aver notato il Grasso che aspettava che egli uscisse di casa per picchiarlo.

Immediata è stata l’attivazione dei militari che effettivamente, giunti sotto casa della vittima, hanno trovato l’uomo che alla loro vista ha cercato di allontanarsi accendendo il motore dell’autovettura ma che, invece, è stato immediatamente bloccato nonché trovato in possesso proprio di quel manganello in legno (poi risultato un grosso bastone) già descritto nella denuncia.

L’uomo ha subito confermato ai militari che stava aspettando che la vittima uscisse per farsi consegnare i soldi e che, se quest’ultima non l’avesse fatto, le avrebbe “… rotto le ginocchia per lasciarlo sulla sedia a rotelle …”.

Il Grasso addirittura, accompagnato successivamente in caserma, non ha minimamente accennato ad un suo “pentimento” e con tono perentorio dinanzi ai militari ha dichiarato “… io a (…) gliela farò finire male, gli romperò le gambe, perché non sarò contento fino a quando non lo vedrò sulla sedia a rotelle, lui mi deve dare i soldi, non mi interessa dove io andrò anche perché quando esco lo andrò a prendere e lo spezzerò tutto … se gli rompo le gambe dalle ginocchia in giù non è omicidio pertanto io lo farò rimanere per sempre sulla sedia a rotelle gli frantumerò le gambe, non mi interessa di nulla io quando dico una cosa la porto a termine!!! …”.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è tradotto nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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