Pensione a 63 anni, con quale misura e quando mi spetta?
Pensione a 63 anni, con quale misura e quando mi spetta? Attualmente la normativa italiana prevede diverse misure di pensionamento anticipato, ma ogni misura richiede un certo numero di anni di contributi o, in alternativa, un requisito anagrafico ed uno contributivo.
Così rispondono gli esperti di Money.it ad una lettrice che chiede: “Ho ricevuto informazioni discordanti, potete aiutarmi voi?
Sono nata il 23.6.1957. Ho contributi versati per 29 anni e 6 mesi. Con le leggi attualmente in vigore, quando avrò diritto alla pensione e in che misura? Grazie”
Pensione a 63 anni
Con 63 anni compiuti da poco e con 29 anni e 6 mesi di contributi, se, come anticipato dal Governo, ci sarà la proroga dell’Ape sociale anche per il 2021, potrebbe pensionarsi con questa misura, ma solo se rientra in uno dei profili di tutela.
L’Ape sociale richiede almeno 63 anni di età ed almeno 30 anni di contributi
Possono accedere i lavoratori disoccupati a seguito di licenziamento (anche in caso di scadenza contratto a termine se si è in possesso di almeno 18 mesi di contribuzione nei 36 mesi precedenti l’evento di disoccupazione) che hanno terminato di fruire dell’intera Naspi spettante da almeno 3 mesi.
I lavoratori che hanno un’invalidità civile pari o superiore al 74%.
Quei lavoratori che al momento della domanda di pensione assistono da almeno 6 mesi un familiare convivente con grave handicap ai sensi della legge 104/1992.
Se rientra in uno dei profili sopra descritti, in caso di proroga dell’Ape sociale al raggiungimento dei 30 anni di contributi potrebbe accedere alla pensione con questa misura.
In caso contrario, purtroppo, non ci sono altre misure che con gli anni di contributi in suo possesso le permettono un anticipo pensionistico.
E, per forza di cose, dovrà attendere l’età anagrafica necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia (che nel 2020 è pari a 67 anni).
