Pensione anticipata, come lasciare il lavoro prima: tutte le opzioni

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Pensione anticipata, come lasciare il lavoro prima: tutte le opzioni

Pensione anticipata, come lasciare il lavoro prima: tutte le opzioni. I lavoratori dipendenti assicurati presso l’Inps non sono obbligati ad attendere il compimento dell’età pensionabile, attualmente pari a 67 anni, per uscire dal lavoro con diritto a un trattamento pensionistico.

Possono difatti ottenere, ricorda laleggepertutti.it, diversi trattamenti anticipati con un requisito anagrafico inferiore, o addirittura senza vincoli di età. Ma quando si ottiene, di preciso, la pensione anticipata dipendenti?

Bisogna innanzitutto distinguere tra la pensione anticipata ordinaria, cosiddetta Fornero in quanto istituita dalla “legge Monti- Fornero”, la pensione anticipata precoci, la speciale pensione anticipata contributiva a 64 anni, riservata ai lavoratori privi di versamenti al 31 dicembre 1995 e la pensione anticipata con opzione Quota 100, sperimentale.

La pensione anticipata ha sostituito la precedente pensione di anzianità Inps. Ad oggi, però, sopravvivono alla legge Fornero alcune tipologie di pensione di anzianità, ossia il trattamento agevolato per gli addetti ai lavori usuranti ed ai turni notturni, nonché l’opzione donna.

Pensione anticipata ordinaria dipendenti

La pensione anticipata ordinaria si ottiene senza dover soddisfare un requisito di età minima, bensì con la sola anzianità contributiva, pari a: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Il requisito contributivo si può raggiungere anche attraverso il regime di cumulo, cioè sommando gratuitamente i periodi non coincidenti accreditati presso diverse gestioni di previdenza, comprese le casse dei liberi professionisti. Per l’accesso alla pensione anticipata è richiesta, in ogni caso, la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

Pensione anticipata lavoratori dipendenti precoci

A partire dal 1° maggio 2017, la legge prevede la possibilità di ottenere la pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto, pari a 41 anni. I beneficiari dell’agevolazione sono coloro che sono lavoratori precoci, cioè possiedono almeno 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro accreditata prima del compimento del 19° anno di età;

Sono iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell’Inps, alle forme sostitutive ed esclusive, o alla gestione Separata; possiedono almeno un contributo, presso una delle gestioni elencate, alla data del 31 dicembre 1995.

I beneficiari devono inoltre appartenere a una delle seguenti categorie: disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi dal 74%, addetti ai lavori usuranti, notturni o gravosi.
Per accedere al beneficio della pensione con 41 anni di versamenti per lavoratori precoci è necessario presentare una domanda di riconoscimento dell’agevolazione all’Inps.

Per il diritto alla pensione precoci, è previsto il divieto di svolgere qualsiasi attività lavorativa dipendente o autonoma durante il periodo di anticipo, ossia per un massimo di 10 mesi per le donne ed 1 anno e 10 mesi per gli uomini.

Pensione anticipata con Opzione donna

L’Opzione donna offre alle lavoratrici la possibilità di pensionarsi con un requisito di età e contributivo nettamente ridotto, in cambio del ricalcolo dell’assegno col sistema integralmente contributivo.

La misura, prorogata dalla cosiddetta miniriforma pensioni prevede attualmente i seguenti requisiti: aver compiuto 58 anni di età, se dipendenti, e possedere 35 anni di contributi al 31 dicembre 2020; la finestra è unica ed annuale per le appartenenti al comparto Scuola e Afam;

Inoltre, di aver compiuto 59 anni di età, se autonome, e possedere 35 anni di contributi al 31 dicembre 2020; aver cessato l’attività lavorativa, terminato il periodo di finestra; le annualità di contribuzione devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro.

Pensione anticipata con quota 100

Introdotta dalla miniriforma pensioni, la pensione anticipata con opzione Quota 100 può essere ottenuta in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, dai lavoratori:
-iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive, gestite dall’Inps, nonché alla gestione Separata; non beneficiari di isopensione o di assegno straordinario.

Non facenti parte del personale militare delle Forze armate e al personale delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria; nonché al personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e al personale della Guardia di finanza. Abbiano un’età almeno pari a 62 anni e un’anzianità contributiva almeno pari a 38 anni.

Pensione di anzianità in totalizzazione

La totalizzazione è uno strumento che, come il cumulo, offre la possibilità di ottenere il diritto alla pensione;sommando i gratuitamente contributi versati in gestioni diverse. Attraverso la totalizzazione è possibile raggiungere, senza limiti di età, la pensione di anzianità, con 41 anni di contributi.

Pensione anticipata contributiva dipendenti

I lavoratori subordinati privi di contributi al 31 dicembre 1995, la cui pensione si calcola dunque con il sistema integralmente contributivo, possono conseguire la pensione anticipata anche con un requisito di età pari a 64 anni; un requisito contributivo pari a 20 anni di versamenti effettivi.

Pensione per addetti ai lavori usuranti o notturni

La legge offre, ai lavoratori dipendenti addetti a mansioni particolarmente usuranti o ai turni notturni, la possibilità di ottenere la pensione di anzianità con dei requisiti notevolmente agevolati. Questa pensione di anzianità può essere conseguita da coloro che risultano addetti ad attività particolarmente usuranti.

I requisiti per l’accesso ai benefici dei lavori usuranti e notturni sono riconosciuti e attestati dall’Inps sulla base delle richieste dei lavoratori; che devono essere inviate entro il 1° maggio dell’anno precedente quello in cui i requisiti sono maturati.

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