Persone scomparse: si cerca Vito Pedone, ex campione di Go-Kart
Persone scomparse: si cerca Vito Pedone, ex campione di Go-Kart. Vito Pedone è salito in sella alla sua Vespa Piaggio arancione all’alba di domenica 13 giugno e si è allontanato dalla sua casa di Sferracavallo, in Sicilia.
Da allora si è persa ogni sua traccia. Sono ore di grande apprensione per i familiari del 45enne scomparso, ex campione regionale di go kart. Pedone è molto conosciuto nel suo comune, che si è mobilitato fin da subito nelle ricerche.
Ancora nulla però è emerso su quanto possa essere accaduto. Il padre Giovanni ha presentato denuncia ai carabinieri. L’uomo aveva un ottimo rapporto con i familiari e non si era mai allontanato prima.
Al quotidiano PalermoToday, il padre ha dichiarato di essere molto preoccupato vista l’anomalia della scomparsa. “Vito non ha mai fatto cose simili. Lui è molto legato a me e a suo fratello.
Vive da solo ma trascorriamo molto tempo insieme e non abbiamo mai avuto problemi. Il suo cellulare risulta spento. Un conoscente ha detto di averlo visto lunedì mattina in corso dei Mille con la sua Vespa.
Mi ha descritto il mezzo e credo sia proprio il suo. Ha poi notato anche la giacca scura e il casco bianco che solitamente usa mio figlio. Crediamo che quello fosse lui”. Vito è di corporatura robusta, ha i capelli rasati e porta occhiali da vista con la montatura scura.
Potrebbe viaggiare a bordo di una moto arancione. “In passato ha sofferto di disturbi psichici – spiega ancora il padre del 45enne – e penso che possa essersi spaventato quando, nella serata di venerdì, ha fatto rumore accendendo il motore di un kart e i vicini si sono lamentati.
Magari ha paura, pensa di essere nei guai. Vorrei che sapesse che non è così: non siamo arrabbiati e non deve essere preoccupato. Siamo in ansia per lui, gli vogliamo bene”. Chiunque possa averlo visto nell’arco degli ultimi 3 giorni può contattare le forze dell’ordine.
Donna muore in ospedale, parenti denunciano ritardo soccorsi
La procura ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 42 anni, Katia Calì, che ha avuto un arresto cardiaco mentre era a casa, nel quartiere Zen a Palermo. Il pronto soccorso più vicino è quello di Villa Sofia, nella zona occidentale della città, ma le ambulanze erano bloccate, con i pazienti a bordo, a causa dell’ingolfamento del pronto soccorso.
Così è dovuto partire un mezzo dal Civico, nella parte est della città, che si è mosso alle 16.48 per arrivare a casa della donna alle 17.08 e da lì dirigersi verso Villa Sofia, dove la paziente è morta poco dopo l’arrivo.
Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma in ospedale, dove i parenti della donna morta hanno protestato per i tempi d’attesa dei soccorsi, ritenuti troppo lunghi. La salma di Katia Calì è stata portata al reparto di Medicina legale del Policlinico per l’autopsia, disposta dal magistrato che ha aperto un’inchiesta.
“Davanti al pronto soccorso – dice un operatore del 118 – si formano lunghe code di ambulanze in attesa di affidare i pazienti ai medici, e questo rende davvero difficile il lavoro dei soccorritori e il loro ingresso nella centrale operativa.
Ormai l’emergenza non è più il Covid, ma l’assistenza sanitaria quotidiana: il pronto soccorso dell’ospedale Cervello, destinato ai pazienti Covid, non ha più la pressione che si registrava in piena pandemia e sarebbe il caso di ripristinarlo per l’attività ordinaria”.