Pino Insegno separato in casa con la Rai, parole al veleno
Pino Insegno separato in casa con la Rai, parole al veleno. Solo due giorni fa è stata diffusa un’indiscrezione che potrebbe portare al defenestramento di Pino Insegno da L’Eredità. Il manager di Insegno, Dario Righini, ha fatto commenti in merito a ciò che circola di recente. Vediamo le sue parole
Insegno fuori da L’Eredità: parla l’agente
Attraverso una nota stampa, Righini ha commentato l’ipotesi dell’estromissione di Pino Insegno da L’Eredità. L’agente ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della Rai o di Banijay, produttori dello show. Righini ha affermato che l’ipotesi di un’eventuale eliminazione era già stata smentita in precedenza e che i contratti erano a prova di qualsiasi intenzione di questo tipo.
Tuttavia, le recenti notizie apparse sui media hanno scatenato la reazione di Righini, che ha definito questa situazione come “ennesimo gioco al massacro sulla sua pelle. Un gioco che va avanti da mesi con una violenza che non abbiamo mai riscontrato in nessun caso precedente”. Righini ha concluso affermando di attendere la definizione dell’accordo tra Rai e Banijay per iniziare a lavorare sul programma.
L’Eredità: chi dopo Pino Insegno?
Anche Pino Insegno ha recentemente commentato l’ipotesi di un possibile abbandono del programma preserale previsto per gennaio. Il conduttore ha dichiarato ad Adnkronos che sono “parole in libertà di qualcuno, ma io non ce la faccio più a sentirvi”.
Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali riguardanti l’eventuale sostituzione di Pino Insegno, ma già si stanno diffondendo dei nomi. Tra questi, non è da escludere un incredibile ritorno di Flavio Insinna, che aveva salutato lo show lo scorso giugno. Altri nomi sono quelli di Marco Liorni, attualmente alla guida di Reazione a Catena, e Gabriele Corsi, sotto contratto con Discovery.
Bisogna ancora capire se Pino Insegno dovrà abbandonare L’Eredità prima di prendere il timone. Attualmente, il conduttore guida Il Mercante in Fiera su Rai 2, che sta raccogliendo ascolti al di sotto delle aspettative. Il Corriere aveva riferito che, a causa di questo insuccesso, Rai e Banijay avrebbero deciso di non rischiare, affidando nuovamente il programma a Flavio Insinna.
Tuttavia, non è ancora arrivata nessuna conferma ufficiale. Inoltre, nei prossimi mesi in Rai sono previsti altri ritorni come quelli di Massimo Giletti, Renzo Arbore e Giovanni Minoli. Il primo canale sarebbe destinato ad ospitare inchieste giornalistiche di grande impatto
Mentre il secondo avrebbe l’arduo compito di condurre un format su Rai 2 che ripercorra i momenti più emozionanti e memorabili della propria carriera. Il terzo canale, invece, andrebbe in onda su Rai 3 con il programma de La Storia Siamo Noi, laddove la narrazione avrebbe il compito di esplorare le vicende della collettività e della cultura italiana.