Pirata della strada travolge e uccide una donna a Palermo

Redazione
Pirata della strada travolge e uccide una donna a Palermo

Pirata della strada travolge e uccide una donna a Palermo. Una donna di 55 anni, Elena Altieri, è morta questa sera investita da un’auto pirata a Palermo in via Sacco e Vanzetti, nel rione Sperone. Per lei non c’è stato nulla da fare.

Nello stesso punto nell’ottobre scorso era stato investito e ucciso un anziano. La vittima è trovata riversa sull’asfalto da un uomo che era appena uscito da un panificio e che ha dato immediatamente l’allarme.

I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Gli agenti dell’infortunistica della polizia municipale hanno effettuato i rilievi di rito. Sono in corso indagini per identificare il pirata della strada.

Bimbo morto a carnevale Sciacca, chiesti 3 rinvii a giudizio

La procura della Repubblica di Sciacca (Ag) ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 3 persone nell’ambito dell’inchiesta scaturita dalla tragedia risalente allo scorso carnevale.

Il dramma costò la vita al piccolo Salvatore Sclafani, 4 anni, morto dopo essere caduto da un carro allegorico che stava sfilando. I pubblici ministeri Roberta Griffo e Michele Marrone hanno chiesto il rinvio a giudizio di tre persone.

Una è Francesco Sclafani, papà del bambino; un altro è Giuseppe Sclafani, presidente dell’associazione culturale “E ora li femmi tu” (che ha costruito il carro “Volere volare” coinvolto nell’incidente) e, infine, di Giuseppe Corona, presidente della Futuris S.r.l., la società a cui il comune aveva affidato l’organizzazione della manifestazione.

Tutti sono accusati di concorso in omicidio colposo

Il fatto risale al 22 febbraio di un anno fa. Il padre del piccolo Salvatore aveva appoggiato il figlioletto sul carro per scattargli una fotografia. Il polistirolo che costituiva la base della struttura tuttavia ha ceduto.

E il bambino è precipitato sul selciato, venendo travolto dallo stesso carro, che stava sfilando. Per la magistratura il papà del bambino non avrebbe dovuto metterlo sul carro allegorico.

Il costruttore del carro invece è accusato di non avere predisposto le opportune misure di sicurezza, mentre all’organizzatore della manifestazione è contestato di non avere adottato provvedimenti necessari che impedissero al pubblico di avvicinarsi ai carri.

L’udienza preliminare davanti al giudice Alberto Davico è in programma il prossimo 19 marzo. Subito dopo l’incidente il papà del bambino ha tentato di soccorrere il piccolo Salvatore, prendendolo in braccio.

E, poi, correndo disperato verso una delle ambulanze in servizio lungo il circuito della manifestazione in maschera. I soccorsi però furono inutili e il sindaco decretò l’annullamento della manifestazione in segno di lutto.

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