Pistole, spade e machete in casa, preso 18enne

Redazione
Pistole, spade e machete in casa, preso 18enne

Pistole, spade e machete in casa, preso 18enne. Ha destato i sospetti dei poliziotti in quanto sembrava insofferente ai controlli.

E’ così che gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato a Napoli (coordinato dal primo dirigente Davide Della Cioppa) hanno fermato e controllato in piazza Garibaldi un giovane da poco 18enne.

Nel suo zaino trasportava una pistola scacciacani priva di tappo rosso con caricatore e un gilet tattico con fondina.

Il ritrovamento ha spinto gli agenti ad estendere la perquisizione nell’abitazione dell’uomo nella quale sono state trovate due spade giapponesi tipo “katana”; 3 pugnali, un machete; 3 mazze da baseball; un manico in legno con due palle chiodate; e, occultata in un armadio, una pistola calibro 45, con matricola abrasa, caricata con 4 cartucce.

Il ragazzo, con precedenti di polizia, è arrestato per detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di armi e ricettazione.

Pompei celebra vanità femminile da età del Bronzo

Si intitola “”Venustas. Grazia e bellezza a Pompei” la Mostra inaugurata questa mattina nella Palestra grande del Parco Archeologico dal direttore generale, Massimo Osanna.

La mostra mette in vetrina i reperti della cosmesi femminile a partire dall’età del Bronzo (XV sec a. C.) e dell’età del Ferro (VIII – VII sec a. C., fino ai gioielli in oro rinvenuti dagli scavi dela Casa di Helvius Severus, la Casa della Venere in bikini, nota per la statuetta omonima di Venere, la Casa di L. Caelius Ianuarius.

La “fiera delle vanità” parte, quindi, da lontano, con spilloni e spille in osso, ambra e bronzo, che adoperavano le donne del villaggio primitivo di Longola Poggiomarino.

Erano ornamenti tipici di un abitato protostorico che dava una particolare attenzione all’ambra e alle decorazioni con forme di animali come amuleti contro la malasorte.

Nelle vetrine della mostra seguono i reperti legati alla cosmesi e all’ornamento rinvenuti nelle tombe femminili della necropoli protostorica di Striano (VIII-VII sec a.C.).

Per poi passare agli ornamenti dell’età arcaica e classica a Stabia (necropoli di S. Maria delle Grazie) con i vari oggetti rinvenuti nelle tombe femminili del VI e V sec a. C., fibule e suppellettili che accompagnavano la defunta nell’aldilà.

Creme, trucchi, bagni di profumo, specchi per ammirarsi, ornamenti per abiti e gioielli, amuleti, statuette e preziosi dedicati agli dei sono oggetti di vezzo e di moda con i quali, durante i millenni, le donne hanno inseguito un’ideale di perfezione e di bellezza.

La mostra, che terminerà il 31 gennaio del prossimo anno, è organizzata dal Parco archeologico di Pompei ed è suddivisa in 19 vetrine che seguono un excursus cronologico attraverso l’esposizione di circa 300 reperti.

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