Pluripregiudicato napoletano violentava la figlia minorenne

La violenza dell'uomo, 40enne, è avvenuta nella provincia Emiliana. E' stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Reggio Emilia

Redazione
Pluripregiudicato napoletano violentava la figlia minorenne
repertorio

Pluripregiudicato napoletano violentava la figlia minorenne. La violenza dell’uomo, 40enne, è avvenuta nella provincia Emiliana. E’ stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Reggio Emilia.

La Polizia di Stato ha arrestato un 40enne originario di Napoli, accusato di abusi sessuali sulla figlia minorenne e maltrattamenti verso gli altri membri della famiglia.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinata dalla Procura di Napoli, ha portato alla custodia cautelare in carcere dell’uomo, considerata la gravità dei fatti contestati.

I dettagli dell’indagine condotta dalla Polizia di Stato

I dettagli agghiaccianti dell’indagine condotta dalla Polizia di Stato riguardano un 40enne pluripregiudicato originario di Napoli, accusato di abuso sessuale sulla figlia minorenne e maltrattamenti nei confronti degli altri membri della famiglia.

Grazie all’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinata dalla 4^ Sezione – Violenze di genere e fasce deboli della Procura di Napoli, sono state acquisite le prove che evidenziano gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato.

La gravità dei fatti contestati e la reiterazione delle condotte hanno portato all’applicazione della misura cautelare più severa, la custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Reggio Emilia.

Violenza domestica

La Procura di Napoli ha gestito questo caso di violenza domestica in modo attento e rigoroso. La Squadra Mobile di Napoli e la 4^ Sezione – Violenze di genere e fasce deboli della Procura hanno condotto un’indagine approfondita, acquisendo fonti di prova che dimostrano la presenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria, sono stati raccolti tutti gli elementi necessari per emettere un’Ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere.

Questa decisione è stata presa considerando l’estrema gravità dei fatti contestati e la significativa reiterazione delle condotte. La Procura di Napoli ha quindi agito con determinazione per assicurare alla giustizia l’indagato e garantire la tutela delle vittime.

Cosa comporta la custodia cautelare in carcere per l’indagato

La custodia cautelare in carcere comporta la detenzione dell’indagato all’interno di una struttura penitenziaria, in attesa del processo e della sentenza. Durante questo periodo, l’indagato viene privato della propria libertà e sottoposto a restrizioni rigide, con limitazioni sulla sua vita quotidiana.

La custodia cautelare in carcere è considerata una misura estrema e viene applicata quando ci sono gravi indizi di colpevolezza e un rischio concreto di fuga o di interferenze con le prove.

Questa misura afflittiva è adottata per garantire la sicurezza della società e per evitare che l’indagato possa commettere altri reati o influenzare testimoni.

La recente indagine condotta dalla Polizia di Stato ha svelato dettagli agghiaccianti riguardanti il caso di violenza domestica e abusi commessi da un uomo nei confronti della sua figlia minorenne.

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