Pompei: scoperte monte d’oro e perle dell’antica Roma

Durante gli scavi è stato scoperto un tesoro che era tra i resti ritrovati di una donna vittima dell’eruzione del 79 d.C.

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Pompei: scoperte monte d’oro e perle dell’antica Roma

Pompei: scoperte monte d’oro e perle dell’antica Roma. Durante gli scavi è stato scoperto un tesoro che era tra i resti ritrovati di una donna vittima dell’eruzione del 79 d.C.

Agli Scavi di Pompei sono state scoperte due nuove vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. insieme a un tesoro di monete e gioielli. I resti di una coppia, un uomo e una donna, sono stati trovati all’interno di un piccolo vano utilizzato come rifugio durante l’eruzione.

Gli arredi e gli oggetti congelati nel tempo offrono uno sguardo sulla tragica storia di fuga interrotta.

Il ritrovamento dei corpi e il tesoro sepolto sotto le ceneri di Pompei

Nell’ambito delle indagini archeologiche a Pompei, è stato fatto un sorprendente ritrovamento: due corpi sepolti sotto le ceneri dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Ma non è tutto, perché insieme ai corpi sono stati scoperti anche un tesoro di monete d’oro, argento e bronzo e diversi gioielli. Questo ritrovamento offre uno sguardo unico sulla vita e sulla tragedia che ha colpito l’antica città romana.

I corpi delle due vittime sono stati trovati in un piccolo vano usato come rifugio temporaneo durante i lavori di ristrutturazione della casa. L’esatta posizione degli arredi e degli oggetti all’interno del rifugio fornisce una testimonianza congelata nel tempo dell’ultima scena prima dell’eruzione.

Una tragica storia di fuga interrotta

Nelle viscere di una casa a Pompei è stata scoperta una tragica storia di fuga interrotta. Un piccolo vano, utilizzato come cubicolo provvisorio durante i lavori di ristrutturazione, è diventato il rifugio di un uomo e una donna vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Intrappolati nell’angusta stanzetta a causa della pioggia di lapilli che invadiva gli spazi aperti, le due persone trovarono la morte con l’arrivo dei flussi piroclastici.

Questo ritrovamento ha permesso di ricostruire la drammatica scena finale, mostrando gli arredi e gli oggetti congelati nel tempo: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo e un tavolo con suppellettile ancora al suo posto.

Ricostruire l’ultima scena

Grazie alle impronte lasciate nella cenere vulcanica, è stato possibile ricostruire la disposizione degli arredi e degli oggetti all’interno del piccolo vano di servizio dove sono state trovate le due vittime dell’eruzione del Vesuvio.

Un letto, una cassa, un candelabro in bronzo e un tavolo con piano in marmo sono rimasti intatti nel tempo, insieme alla suppellettile in bronzo, vetro e ceramica. Questa scoperta offre un’istantanea straordinaria della vita quotidiana dell’antica Pompei prima della catastrofe.

Gli arredi e gli oggetti congelati nel tempo ci permettono di immergerci nell’atmosfera di quel tragico giorno, offrendoci uno sguardo senza precedenti sulla storia di queste due vittime.

Questo straordinario ritrovamento ci permette di immergerci nella tragica storia di fuga interrotta di queste due vittime dell’eruzione del Vesuvio. I dettagli accuratamente ricostruiti ci offrono un’istantanea congelata nel tempo, ma ci lasciano anche con tante domande senza risposta. Cosa avrebbero potuto fare per salvarsi? Quanto tempo hanno trascorso in quel rifugio angusto?

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