“Ponte sullo Stretto di Messina? Penso a un tunnel sottomarino”

Redazione
“Ponte sullo Stretto di Messina? Penso a un tunnel sottomarino”

“Ponte sullo Stretto di Messina? Penso a un tunnel sottomarino”. Un tunnel sottomarino al posto del ponte sullo Stretto di Messina. Un “capolavoro di ingegneria”, ha dichiarato Giuseppe Conte. Sul modello di quanto fatto a Genova con il ponte Morandi. Che sia ecosostenibile e dotato di una struttura leggera.

Ospite de “La Piazza”, evento organizzato dal quotidiano Affaritaliani.it a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Il premier ha toccato varie tematiche. Dalle infrastrutture al bilancio sulla pandemia di Covid in Italia. Dal vaccino al suo futuro in politica.

Il ponte sullo Stretto

Per quanto riguarda il ponte sullo Stretto, parlando di infrastrutture, Conte ha dichiarato di pensare a un tunnel sottomarino. Il presidente del Consiglio ha tuttavia aggiunto che non è questo il momento giusto per lanciare un simile progetto. Perché al momento “non ci sono le condizioni”. E il governo deve prima preoccuparsi dei “collegamenti interni”. Tra cui l’alta velocità al Sud.

“Non posso dire faremo il ponte sullo Stretto, non ci sono i presupposti”, ha chiarito Conte. “Dobbiamo prima realizzare l’alta velocità di rete in tutta la Calabria e poi in Sicilia. Ma dobbiamo porci il problema di questo collegamento. Ci sono miracoli di ingegneria, ne abbiamo realizzato uno bellissimo a Genova”, ha chiosato.

Pandemia, errori e verbali

Denso il capitolo sul Covid. Per quanto riguarda il bilancio personale, Conte evita di rispondere alla domanda. Chiarendo di voler prima “aspettare di uscire dalla pandemia e poi trarre le conclusioni”.

In ogni caso, citando le conclusioni di vari quotidiani stranieri, il premier ha parlato di “bilancio positivo”. “Si analizza il modello italiano e lo si propone, ed è motivo di grande orgoglio”, ha chiarito.

Nessun mea culpa particolare sugli errori effettuati durante le fasi più critiche dell’epidemia. “Sono state settimane e mesi difficili, fare le valutazioni di tutte le implicazioni. Ma devo dire la verità che abbiamo lavorato sempre con metodo, responsabilità e coscienza ed è stata la nostra forza”. Alla domanda cosa non rifarebbe. Conte ha risposto di aver preso delle decisioni “avendo a base le valutazioni degli esperti”.

Infine i verbali del Cts

Il governo ha deciso di desecretarli. “Era in corso un processo decisionale così delicato che rivendico che quei verbali restassero riservati.”

“Ma non significa che erano secretati. Non ho mai posto un segreto di Stato. Sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto. Non abbiamo nulla da nascondere”, ha ribadito. Fonte IlGiornale.it

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