Precipita per cento metri durante gita in montagna: muore preside

Redazione
Precipita per cento metri durante gita in montagna: muore preside

Precipita per cento metri durante gita in montagna: muore preside. È precipitato nel vuoto per cento metri mentre stava percorrendo un sentiero in montagna. Così è morto Angelo Gandini.

65 anni, era preside dell’istituto comprensivo di Castiglione delle Stiviere nel Mantovano. Dalle prime informazioni riportate anche sulla Gazzetta di Mantova, il 65enne era sul sentiero dei Tralicci, sul lago d’Idro.

Era in compagnia di un’amica di 53 anni quando il ramo su cui si era aggrappato per superare un passaggio difficile ha ceduto facendolo precipitare nel vuoto. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi allertati dall’amica che era in sua compagnia.

Inutile l’intervento del soccorso alpino

I soccorritori si sono precipitati sul luogo dell’incidente: sul posto sono intervenuti a piedi gli uomini del Soccorso alpino e i vigili del fuoco di Salò, Vestone e Bondone, mentre altri sono arrivati in elicottero.

Medico e soccorritore si sono calati poi sul luogo del ritrovamento del corpo. Per il preside non c’è stato più nulla da fare. La donna, invece, è stata portata in ospedale. Non ha riportato nessuna ferita, ma è ancora sotto choc per quanto accaduto.

Era stato anche presidente dell’associazione della scuole mantovane

Ora in tanti piangono il preside Gandini. In molti lo conoscevano perché aveva anche ricoperto il ruolo di presidente dell’Aisam, l’associazione delle scuole mantovane. Era un grande appassionato di montagna.

Stava per andare in pensione, i suoi colleghi gli avevano appena regalato un sacco di abbigliamento tecnico per la montagna. Era divorziato, lascia affrante due figlie.

Violenza sessuale su una minore: arrestato un 31enne già ai domiciliari

Un 31enne è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sestri Levante, a Genova, per violenza sessuale su una minore. L’uomo era già agli arresti domiciliari per precedenti condanne.

Nella giornata di ieri 1 luglio è stato prelevato dalla sua abitazione e trasferito nel carcere genovese di Pontedecimo. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura Generale di Genova. Sono ancora da chiarire le dinamiche del fatto.

Non è stato reso noto, infatti, se vittima e carnefice si conoscessero. A denunciare quanto accaduto, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stata proprio la ragazzina dopo aver trovato la forza di raccontare tutto ai genitori.

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