Protesi per capelli, ecco i miti da sfatare: parla Lodoli di Hair Again

Redazione
Protesi per capelli, ecco i miti da sfatare: parla Lodoli di Hair Again
Riccardo Lodoli

Da uno sgabuzzino alla periferia di Roma al mega centro di via Lincei inaugurato pochi mesi fa. Riccardo Lodoli, 30 enne brillante, non dimentica le sue radici: pettine, forbice e tanta voglia di aiutare gli uomini che lottano contro le calvizie.

Oggi fa l’imprenditore ed ha fondato “Hair Again“, il centro punto di riferimento in Italia con sede a Roma e Bari. Oggi l’ha ingrandito per struttura e personale con oltre 200 metri quadrati tutti dedicati alle protesi per capelli, la vera rivoluzione di questi ultimi anni.

“Sempre più ragazzi vengono da noi, ci chiedono consulenza su questa frontiera che è entrata nella vita di milioni di italiani”, spiega Lodoli. Ad oggi, infatti, l’unica alternativa al trapianto di capelli è la protesi.

“Un dispositivo medico, che è adatto a tutti e ad ogni esigenza”, dice ancora. “C’è chi vuole integrare i capelli brizzolati, chi vuole divertirsi con il biondo o il platino”.

Ma ci sono dei miti da sfatare: perché non li usano tutti se sono così convenienti?

“Beh, in realtà vorrei avere la palla di vetro per rispondere con esattezza a questa domanda e permettere a tutti di risolvere il problema della perdita dei capelli per sempre. Posso però svelarvi (e sfatare) alcuni dei miti sulle protesi di capelli che sento circolare più spesso e che, inutile dirlo, sono totalmente falsi”.

Ad esempio, fanno sentire caldo?

“Questo mito deriva, erroneamente, dall’idea che un impianto capillare e una parrucca siano la stessa cosa. In effetti, indossando un classico parrucchino o una protesi di capelli antiquata, è facile che la cute della testa inizi a sudare perché si prova caldo, prurito e disagio. In realtà questo problema è stato completamente risolto dagli impianti più nuovi. Le protesi capillari moderne sono infatti ultrasottili, completamente traspiranti, e non vengono più sovraccaricate di uno strato spesso e folto di capelli artificiali. In ogni caso, una volta applicato correttamente, un impianto tricologico non è in alcun modo fastidioso, ma è anzi quasi impossibile da avvertire al contatto sulla pelle”.

Sono facilmente visibili?

“Anche questo falso mito deriva dalle esperienze negative delle protesi più antiquate. I vecchi impianti facevano infatti uso di basi estremamente spesse di materiali ormai completamente obsoleti e riempiti di capelli artificiali spessi come travi. I moderni impianti tricologici sono realizzati con veri capelli umani, del tutto indistinguibili da quelli veri e sono straordinariamente discrete. La mano esperta dell’applicatore garantirà infatti l’invisibilità completa dell’impianto perfino ad un occhio allenato”.

Possono causare prurito e allergie?

“La corretta applicazione di una protesi capillare richiede l’uso di alcune colle o adesivi, che in alcuni casi possono causare fenomeni di irritazione o allergia nelle pelli più delicate. Proprio per evitare questo problema oggi si effettuano dei test pre-impianto con piccolissime dosi di queste colle, ed in caso di reazioni allergiche, si fa uso di altri collanti molto più delicati a base acquosa e completamente anallergici”.

Sono costose e richiedono manutenzione continua?

“Entrambe queste affermazioni sono false. E’ sufficiente apprendere le basi per una corretta gestione del proprio impianto di infoltimento di capelli per garantirne la massima durata e la minima spesa. Gestire una protesi di capelli oggi non è più difficile come un tempo, specialmente perché le protesi di Hair Again sono estremamente moderne ed offrono un eccellente compromesso tra semplicità d’uso, applicazione e manutenzione, e durata nel tempo”.

Quanto dura una protesi per capelli?

“Con un po’ di pratica, un impianto può durare tranquillamente fino a 3 mesi, con una spesa annuale assolutamente contenuta per qualsiasi budget. Grazie alla Riccardo’s Academy e ai nostri corsi online, inoltre, potrete diventare esperti nella gestione dei vostri impianti in men che non si dica”.

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