Puglia: sei arresti fra Bari e Foggia
E' finito indagato anche il sindaco di Modugno. Agli arrestati è contestato i reati di scambio elettorale ed estorsione compiuti durante le elezioni amministrative di 5 anni fa
Puglia: sei arresti fra Bari e Foggia. E’ finito indagato anche il sindaco di Modugno. Agli arrestati è contestato i reati di scambio elettorale ed estorsione compiuti durante le elezioni amministrative di 5 anni fa.
Un’operazione della Procura di Bari, in Puglia, ha portato all’arresto di sei persone tra Bari e Foggia, accusate di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e detenzione illegale di armi.
Tra gli indagati figura Nicola Bonasia, sindaco di Modugno, coinvolto in un’inchiesta che ha rivelato un accordo tra il clan Parisi e candidati locali per le elezioni comunali del 2020, con voti acquistati in cambio di denaro e favori mafiosi.
Un candidato consigliere comunale avrebbe promesso assunzioni a affiliati mafiosi per garantirsi voti, perseguendo una rapida carriera politica.
Indagini anche sulle elezioni europee dell’anno scorso
Inoltre, un summit ha pianificato un’intesa elettorale per le europee del 2024, con la promessa di voti dietro pagamento a esponenti criminali, a favore di un candidato ignaro.
Un imprenditore agricolo del foggiano, sfruttando la forza del clan, ha estorto denaro minacciando gli agricoltori di taglio dei raccolti, condividendo i profitti con i mafiosi.
L’indagine ha anche documentato il porto illegale di armi in luogo pubblico da parte degli indagati. La Procura denuncia la pericolosità della commistione tra politica e mafia, che mina la libertà di voto e alimenta pratiche estorsive violente, sottolineando l’importanza di combattere con energia queste dinamiche per tutelare la democrazia e la legalità.
Questo caso è un potente invito a resistere con coraggio e determinazione, affinché la giustizia prevalga e la società possa crescere libera e forte, ispirando un futuro di cambiamento positivo e speranza.