Quando lo stress lavorativo colpisce anche i preti: il caso del parroco di Falcade

I fedeli delle parrocchie di Falcade e Caviola, in provincia di Belluno, sono stati sorpresi dall'allontanamento improvviso del loro parroco, don Andrea Piccolin

Redazione
Quando lo stress lavorativo colpisce anche i preti: il caso del parroco di Falcade

Quando lo stress lavorativo colpisce anche i preti: il caso del parroco di Falcade. I fedeli delle parrocchie di Falcade e Caviola, in provincia di Belluno, sono stati sorpresi dall’allontanamento improvviso del loro parroco, don Andrea Piccolin, che ha preso un periodo sabbatico.

La notizia ha fatto subito il giro delle comunità cristiane, lasciando tutti perplessi. Le ipotesi sullo stress da lavoro e la sfida dei preti di montagna nel gestire multiple parrocchie e le pressioni burocratiche sono al centro delle speculazioni.

Il misterioso allontanamento del parroco di Falcade

L’allontanamento misterioso del parroco di Falcade è stato un fulmine a ciel sereno per i fedeli. Nessuno si era accorto dei segnali che indicassero un periodo difficile per don Andrea Piccolin, il quale ha preso un periodo sabbatico lontano dagli impegni pastorali.

La notizia ha sorpreso le comunità cristiane di Falcade e Caviola, le quali ora rispettano la volontà del parroco con delicatezza e sensibilità.

Nonostante il massimo riserbo mantenuto da don Piccolin sulle ragioni del suo allontanamento, circolano ipotesi sullo stress derivante dal suo mandato e dalla gestione di due parrocchie con numerosi fedeli, che aumentano ulteriormente durante le stagioni turistiche.

Le ipotesi sullo stress da lavoro che ha portato al periodo sabbatico

Tra le ipotesi che circolano in paese c’è quella di un periodo difficile probabilmente dovuto anche allo stress del suo mandato, non sempre facile nella conduzione di due parrocchie che complessivamente conta duemila fedeli, che però poi nelle stagioni turistiche si moltiplicano.

Il problema del grande impegno per i preti di montagna c’è ed è innegabile – fa sapere don Davide Fiocco – siamo sempre meno e con il turismo c’è ancora più da fare.

Non è da sottovalutare il fardello sempre più impegnativo che i parroci stanno affrontando nello svolgimento del suo mandato spirituale nel reggere più parrocchie magari distanti una dall’altra su strade di montagna e allo stesso tempo tenere la contabilità anche di queste con il disbrigo della burocrazia.

La sfida dei preti di montagna

I preti di montagna si trovano di fronte a una sfida sempre più impegnativa: gestire multiple parrocchie e le pressioni burocratiche. In un contesto in cui la presenza di sacerdoti è sempre più scarsa, spesso un solo prete si trova a dover coprire diverse comunità distanti tra loro su strade montane.

Questo comporta un notevole sovraccarico di responsabilità, sia dal punto di vista spirituale che amministrativo. Infatti, oltre alle funzioni religiose, i preti devono occuparsi anche della gestione contabile e della burocrazia delle varie parrocchie.

È comprensibile, quindi, che i parroci possano avere momenti in cui è necessario prendersi una pausa per riprendere fiato e affrontare lo stress accumulato.

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