Quinto di Treviso: 44enne travolto e ucciso da un’auto
Quinto di Treviso: 44enne travolto e ucciso da un’auto. Tragedia nella notte, alle 3:30 circa, lungo la strada regionale 515 in via Guglielmo Marconi a Quinto di Treviso.
Un uomo 44enne, Livio Babetto, camionista di Noale, dopo un incidente causato da un altro veicolo, guidato da un 30enne, che lo ha tamponato, è uscito di strada. Una volta risalito sulla carreggiata è travolto e ucciso da un’auto in transito.
Secondo una prima ricostruzione, la vittima era alla guida di un’Opel Meriva e, dopo essere finito fuori strada in un fossato, è sceso dall’auto e una volta tornato sulla carreggiata è stato investito da un’altra vettura che stava passando in quel momento.
Per l’uomo, di professione autotrasportatore (lavorava alla Siad), non c’è stato nulla da fare. E’ tato investito in strada dal sopraggiungere di una Renault Clio guidata da una 25enne veneziana, finendo sotto il mezzo.
Il luogo del sinistro
I Vigili del fuoco accorsi da Treviso con due squadre hanno messo in sicurezza il teatro incidentale mentre i sanitari del Suem 118 hanno solo potuto constatare il decesso dell’uomo. Il 44enne è morto sul colpo dopo essere stato travolto.
Sotto shock la conducente della Renault Clio che ha travolto il 44enne. Dei rilievi sul luogo dell’incidente sono incaricate due Pattuglie della polizia stradale.
Il 30enne trevigiano che ha tamponato l’auto di Livio Babetto è raggiunto a casa dalla polstrada e ora è denunciato per omissione di soccorso. Livio Babetto non era sposato e non aveva figli. Lascia i genitori, la sorella, Silvia, e la fidanzata, Sara che ha così scritto sul suo profilo Facebook.
“Ciao amore mio ti amo e ti amerò per sempre oggi mi si e’ spezzato il cuore in mille pezzi. Ti prometto che saro’ forte….perché so che tu da lassù mi darai la forza che mi serve.
Ora sono distrutta ma ti prometto che tornerò a sorridere perché tu vorresti così….sarai il mio angelo custode….mi manchi da morire. Vorrei dirti tante cose ma ora non posso più farlo….ti parlerò col cuore in mano”.
