Ragazza morta a Lipari: familiari e amici occupano ospedale
Ragazza morta a Lipari: familiari e amici occupano ospedale. Familiari e amici di Lorenza Famularo, la giovane di 22 anni morta nell’ospedale di Lipari, nella notte tra domenica e lunedì scorsi per cause in fase di accertamento, hanno deciso di ‘occupare’ simbolicamente l’ingresso dell’ospedale di Lipari.
Per chiedere all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci una visita nell’isola, la più grande dell’Eolie.
Presenti sul posto il fidanzato di Lorenza, Antonio Marino, il cognato Alessandro La Cava, un amico, Daniele Corrieri, e altre persone si stanno unendo alla protesta. Stamattina sono stati celebrati i funerali della ragazza nella chiesa di Santa Croce, in contrada Pianoconte.
Per la morte della giovane, a seguito della denuncia ai carabinieri da parte dei genitori Giovanni Famularo e Angela Giardina, è scattata una inchiesta della procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’Asp di Messina ha già avviato un’indagine con una commissione interna e sospeso u n infermiere dell’ospedale.
Anche il servizio ‘ispezioni e vigilanza’ dell’assessorato regionale alla Salute ha aperto un fascicolo ispettivo, chiedendo entro dieci giorni una relazione sull’assistenza prestata alla paziente dal personale sanitario.
Migranti: Governo ha impugnato ordinanza Musumeci
Il Governo ha impugnato l’ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot; e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull’isola.
Il ricorso è notificato alla controparte. Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni.
Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. “Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi”, ha commentato Musumeci.
“La Sicilia difenderà, inoltre, la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo”, ha concluso.