Rapina da 15 euro con taser, arrestati due minorenni
Rapina da 15 euro con taser, arrestati due minorenni. Due diciassettenni di Trapani, B.G. e D.L., sono arrestati dai carabinieri, su ordine del Tribunale per i minorenni di Palermo, per rapina e porto di armi atti ad offendere.
Lo scorso ottobre, insieme a due complici non ancora identificati, sotto la minaccia di un taser, si son fatti consegnare 15 euro dalla vittima; che era ferma in via Nunzio Nasi a bordo del proprio motorino.
Attraverso la visione di immagini di video sorveglianza, gli uomini dell’Arma sono risaliti a due dei rapinatori.
A casa di uno di loro è trovata la torcia taser utilizzata nella rapina. I minori sono condotti all’istituto penale Malaspina di Palermo.
Droga:in auto con 5,5 kg di cocaina, arrestato
Viaggiava a bordo di un’auto in transito per raggiungere la Sicilia con un carico di 5,5 chili di cocaina.
Un uomo di 49 anni, catanese, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Villa San Giovanni con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
I poliziotti del Commissariato di Ps di Villa San Giovanni, nell’ambito delle attività di controllo dei veicoli diretti o provenienti dalla Sicilia giunti agli imbarcaderi, hanno fermato l’autovettura condotta dal quarantanovenne.
Insospettiti dall’atteggiamento nervoso dell’uomo, gli agenti hanno deciso di approfondire l’ispezione scoprendo, nascosti sotto il sedile posteriore dell’auto, cinque panetti di cocaina.
Porta crack a parente in carcere, arrestato a Palermo
Varca il portone del carcere per fare visita a un familiare e tenta di portargli della droga, ma è scoperto e arrestato. E’ successo al Lorusso di Pagliarelli, a Palermo.
Gli agenti della polizia penitenziaria addetti al controllo dei familiari in visita, coordinati dal dirigente aggiunto Giuseppe Rizzo, hanno trovato e sequestrato un grammo di crack.
“L’ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti – si legge in una nota della Polizia penitenziaria – evidenzia come sia reale e costante il pericolo; anche in considerazione dell’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”.