Rapper 41enne trovato morto in casa, indagini in corso

Redazione
Rapper 41enne trovato morto in casa, indagini in corso

Rapper 41enne trovato morto in casa, indagini in corso. La Procura di Bari ha aperto un’indagine sul decesso del 41enne barese Giuseppe Poliseno, rapper barese noto con il nome d’arte ‘Toki’, trovato morto ieri sera nella casa dove viveva con il padre.

È stato il genitore a chiamare i soccorsi. Il 41enne, che era detenuto agli arresti domiciliari per questioni relative ai suoi rapporti con l’ex moglie, è stato trovato prono sul letto della sua stanza senza segni evidenti di lesioni.

Sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dal pm di turno Ignazio Abbadessa, che nelle prossime ore deciderà se disporre l’autopsia. Gli investigatori fino ad ora non hanno raccolto elementi che facciano pensare ad una morte violenta, al coinvolgimento di terze persone e quindi ad un omicidio.

Sul posto per i rilievi sono intervenuti anche gli uomini della scientifica. Il medico legale, il professor Francesco Introna, ha già fatto una prima ispezione e il corpo si trova attualmente nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.

L’eventuale autopsia dovrà chiarire se si sia trattato di un malore, se la morte sia stata causata da un’overdose o dalla mano di terzi che, tuttavia, al momento gli investigatori si sentono di escludere. 

Investe coppia 60enni a Bari e fugge, identificato pirata

Ha investito una coppia di motociclisti 60enni davanti alla spiaggia barese di Pane e Pomodoro ed è fuggito senza prestare soccorso. La Polizia locale di Bari ha individuato il guidatore del veicolo che ha causato l’incidente, ha omesso il soccorso ed è fuggito.

L’uomo è rintracciato nella vicina cittadina di Valenzano e denunciato. Le condizioni dei motociclisti feriti al momento non desterebbero preoccupazioni. Gli agenti hanno identificato l’automobilista pirata in poche ore e hanno rintracciato l’auto i cui danni risultano compatibili con l’incidente.

Vescovo sostituisce parroco, sindaco e giunta disertano messa

Il vescovo sostituisce il parroco del paese e il sindaco con tutta l’amministrazione comunale, per protesta, non prendono parte alle celebrazioni religiose previste nel pomeriggio di oggi in onore di Sant’Antonio.

Lo ha deciso il sindaco di Carlantino (Foggia), Graziano Coscia, che annuncia questa sua protesta con un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune Foggiano. “Da ieri mattina è ufficiale la notizia – scrive – del trasferimento del nostro parroco, don Stefano, ad altra sede.

Una decisione giunta come un fulmine a ciel sereno che ha scosso le coscienze di noi tutti”. Coscia ricorda che “don Stefano, in questo poco tempo, non è stato solo un sacerdote per la Comunità di Carlantino ma è stato un ‘costruttore’ di speranza.

Sono messi in campo tanti progetti condivisi anche con l’amministrazione comunale”. Poi l’affondo al vescovo Giuseppe Giuliano della diocesi Lucera-Troia: “Il vescovo è libero di fare le sue scelte.

Ma, anche noi siamo liberi di fare le nostre. Per questo motivo l’Amministrazione da me rappresentata non prenderà parte alla funzione religiosa in segno di protesta contro una decisione incomprensibile”.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR