Recuperato un uomo disperso sulle falde dell’Etna

Redazione
Recuperato un uomo disperso sulle falde dell’Etna

Recuperato un uomo disperso sulle falde dell’Etna. I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi (Ct) hanno individuato e tratto in salvo un quarantaduenne di Pedara che si era smarrito nei boschi del Demanio Forestale Filiciusa Milia in Ragalna.

Nel corso di una passeggiata lungo le pendici dell’Etna in compagnia del proprio padre, il pedarese, soggetto ad un disturbo del neurosviluppo, si era allontanato facendo perdere le proprie tracce.

Il genitore ha quindi chiesto l’intervento dei militari delle Fiamme Gialle e due pattuglie del S.A.G.F. si sono recate tempestivamente sul posto.

Con l’ausilio dell’unità cinofila Halma ed in collaborazione con i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, i finanzieri hanno quindi iniziato le ricerche, rese difficili sia dal territorio impervio sia dalle condizioni del disperso.

L’ottima conoscenza della zona da parte degli operanti ed il prezioso ausilio dell’unità cinofila hanno permesso, dopo poche ore, di individuare il quarantaduenne, confuso ma in buona salute, e di riaccompagnarlo presso i propri cari.

Palermo, cerimonia 43° anniversario dell’eccidio del Ten. Col. Giuseppe Russo, medaglia d’oro al valor civile e del Prof. Filippo Costa

Oggi 20 agosto 2020, ricorre il 43° anniversario della barbara uccisione del Ten. Col. Giuseppe Russo e del Prof. Filippo Costa, avvenuta il 20 agosto del 1977 nella frazione di Ficuzza del Comune di Corleone.

Alle ore 10.00, nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme a tutela della salute pubblica, è deposta una corona d’alloro sulla stele commemorativa nel luogo dell’eccidio.

Erano presenti, inoltre, il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani; il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Divisione Giovanni Cataldo; il Comandante Provinciale di Palermo, Generale di Brigata Arturo Guarino; il Sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi; la Signora Francesca Benedetta Russo, figlia dell’Ufficiale dell’Arma caduto e, infine, le più alte Autorità Regionali Civili e militari.

Il Generale Cataldo ha sottolineato come il martirio del Russo e delle vittime di mafia continua ancora oggi ad essere di esortazione ed esempio per tutti i carabinieri.

Vanessa Miceli

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR