Reddito di cittadinanza 2025, nuovi criteri INPS: chi resta escluso e cosa fare

Dal 2025 cambiano le regole del reddito di cittadinanza: ecco chi rischia di perderlo e quali alternative sono disponibili.

Redazione
Reddito di cittadinanza 2025, nuovi criteri INPS: chi resta escluso e cosa fare
Una madre abbraccia il figlio con affetto: simbolo di protezione sociale e sostegno familiare. Credit: Freepik

Secondo la circolare INPS pubblicata il 26 agosto 2025, il reddito di cittadinanza cambia i criteri di accesso. Migliaia di famiglie potrebbero restare escluse dal sussidio a partire da settembre. Oggi, 28 agosto 2025, emergono i primi dubbi su come affrontare la transizione.

Cosa cambia nei criteri INPS

L’INPS specifica che i nuovi requisiti riguardano soprattutto il reddito familiare e la composizione del nucleo. La soglia ISEE scende da 9.360 a 8.400 euro annui, mentre per gli stranieri sarà necessario dimostrare almeno cinque anni di residenza continuativa in Italia.

Le categorie più penalizzate

Secondo i sindacati, le famiglie numerose e i lavoratori precari rischiano di essere i più colpiti. L’Unione Nazionale Consumatori parla di “taglio nascosto” che potrebbe interessare fino a 350.000 beneficiari.

Le alternative previste dal governo

Il Ministero del Lavoro ha annunciato nuove forme di sostegno, tra cui l’assegno di inclusione per i nuclei con minori e disabili. Un approfondimento recente sull’assegno unico 2025 mostra come questo strumento stia diventando sempre più centrale nelle politiche familiari.

Pensioni e sostegni agli anziani

Parallelamente, il governo ha rivisto anche le pensioni minime. Come riportato nel nostro articolo sugli aumenti delle pensioni minime 2025, l’obiettivo è ridurre la povertà tra gli over 65, che non rientrano più nel reddito di cittadinanza.

Confronto con l’Europa

Rispetto a Francia e Germania, l’Italia riduce la platea dei beneficiari per incentivare l’inserimento lavorativo. Tuttavia, le associazioni avvertono: senza politiche attive per l’occupazione, il rischio è un aumento delle disuguaglianze sociali.

Cosa fare se si perde il sussidio

Gli esperti suggeriscono di verificare l’ISEE aggiornato, valutare le alternative e rivolgersi ai CAF per le nuove domande. In molti casi sarà possibile passare automaticamente ad altri strumenti di sostegno.

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