Reggio Calabria: marito e moglie uccisi a fucilate, figlio trova i cadaveri

Redazione
Reggio Calabria: marito e moglie uccisi a fucilate, figlio trova i cadaveri

Reggio Calabria: marito e moglie uccisi a fucilate, figlio trova i cadaveri. Due coniugi, il 58enne Giuseppe Controneo e la 51enne Francesca Musolino, sono  uccisi a colpi di fucile mentre raccoglievano le olive a Calanna, in provincia di Reggio Calabria. A trovare i cadaveri è uno dei due figli della coppia.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno eseguendo i rilievi e cercando di ricostruire la dinamica delitto, coordinati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gerardo Dominijanni e dal pm di turno Flavia Modica. Gli inquirenti, al momento, sul movente del duplice omicidio, non escludono alcuna ipotesi.

Due coniugi, il 58enne Giuseppe Cotroneo e la 51enne Francesca Musolino, sono uccisi a colpi di fucile mentre raccoglievano le olive a Calanna, in provincia di Reggio Calabria. A trovare i cadaveri è uno dei due figli della coppia.

Contraffazione: Gdf Cosenza sequestra oltre mille prodotti

Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della vendita illegale di marchi di fabbrica contraffatti, i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cosenza hanno sequestrato diversi capi di abbigliamento.

Sono trovati, all’interno di un deposito clandestino ubicato nel centro cittadino, oltre mille capi di abbigliamento falsificati; riconducibili a note case di moda, pronti per essere venduti nel periodo prenatalizio.

Le fiamme gialle cosentine, dopo un’attenta attività di osservazione eseguita nei giorni precedenti, hanno concentrato la loro attenzione su un uomo di nazionalità marocchina. Era sospettato di essere il custode del magazzino dove si rifornivano altri connazionali intenti nella vendita illegale lungo le principali vie degli acquisti commerciali.

L’attività di pedinamento ha condotto i finanzieri in una strada secondaria del centro cittadino non lontana da corso Mazzini; dove il cittadino extracomunitario era notato entrare ed uscire da un locale adibito a magazzino.

Il cittadino marocchino, una volta avuta conferma delle sue responsabilità, é identificato e denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria competente.

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