Regionali in Campania, De Luca vince ancora

Redazione
Regionali in Campania, De Luca vince ancora

Regionali in Campania, De Luca vince ancora. Tutti d’accordo: Vincenzo De Luca vince facile in Campania e si avvia verso la riconferma come presidente della Regione.

I primi exit-poll non si discostano di molto l’uno dall’altro e danno De Luca in netto vantaggio nei confronti dei suoi avversari.

Secondo “Opinio Italia”, per conto della Rai, il candidato del centrosinistra è in vantaggio con il 54-58% dei voti.

Mentre il candidato del centrodestra Stefano Caldoro è al 23-27%. La candidata del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino è al 10,5-14,5%, mentre Giuliano Granato di Potere al Popolo è all’1-3%.

Gli instant poll Sky, invece, danno De Luca avanti con il 52-56%, Stefano Caldoro è tra il 26 e il 30%, Valeria Ciarambino tra l’11 e il 15%.

Secondo la prima tendenza della rete televisiva La7 alle elezioni regionali in Campania il presidente uscente Vincenzo De Luca stravince sul suo principale avversario Stefano Caldoro.

De Luca vincerebbe con una percentuale superiore alla somma dei voti di Caldoro e sulla candidata pentastellata Valeria Ciarambino.

Discreta anche l’affluenza alle urne.

Alla chiusura dei seggi, alle ore 15, era pari al 50,30% (dato in aggiornamento). Tra le cinque province al voto, la percentuale più alta si è registrata a Napoli con il 56,91%. Segue Caserta con il 50,78%, poi Salerno con il 49,10%, infine Benevento con il 43,47% e Avellino (dato non ancora disponibile).

La campagna elettorale in Campania si era chiusa con gli ultimi interventi dei candidati per accaparrarsi i consensi degli indecisi e rafforzare il proprio elettorato.

In palio i 50 seggi dell’aula dedicata a Giancarlo Siani nel centro direzionale e lo scranno più alto di palazzo Santa Lucia.

I sette candidati alla presidenza della Regione Campania avevano il sostegno, in totale, di 26 liste. A contendersi la vittoria, Vincenzo De Luca, Stefano Caldoro, Valeria Ciarambino, Giuliano Granato, Luca Saltalamacchia, Sergio Angrisano e Giuseppe Cirillo.

A fare la parte del leone nel numero delle liste a supporto è stato il governatore uscente Vincenzo De Luca: ben 15. Stefano Caldoro dalla sua ne aveva 6, mentre una ciascuno per Valeria Ciarambino e gli altri candidati.

Puntava alla riconferma Vincenzo De Luca e lo ha fatto con la spavalderia di chi è sicuro di aver operato nel miglior modo possibile durante il lockdown e in questa estate, dove c’è stato l’aumento di contagi da Covid-19.

Critiche a De Luca sono arrivate dai suoi avversari per aver “imbarcato” nelle liste a suo sostegno molti esponenti provenienti dal centrodestra.

Uno di questi è Mario Ascierto, fratello dell’oncologo Paolo, simbolo della lotta al Covid-19 con il Tocilizumab. Da sempre a destra con Fratelli d’Italia, Mario Ascierto è il capolista a Napoli nella lista “De Luca presidente”.

Stefano Caldoro, invece, ha inseguito e punzecchiato il governatore per tutto il periodo della campagna elettorale. È la terza sfida fra i due contendenti, una sorta di “bella”, dopo la vittoria nel 2010 per l’esponente del centrodestra e la sconfitta nel 2015.

Il candidato fortemente voluto da Silvio Berlusconi, nel cercare di recuperare il terreno perduto, ha stuzzicato De Luca anche per le varie inchieste della magistratura.

Gli appalti dei Covid-center di Napoli, Caserta e Salerno, la vicenda dell’istituto zooprofilattico di Portici e l’indagine sulla promozione dei quattro vigili urbani di Salerno, autisti di De Luca.

Anche Valeria Ciarambino non era nuova alla competizione elettorale regionale, dopo aver partecipato a quella di cinque anni fa, in cui aveva ben figurato.

Dopo aver vinto le “regionarie” del Movimento 5 Stelle, la Ciarambino ha fatto una campagna elettorale in pieno stile pentastellato, fra la gente, nei mercati rionali e anche sulle spiagge, non perdendo mai l’occasione di scagliarsi contro Caldoro e De Luca. Fonte IlGiornale

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