Rissa con coltelli: un morto e un ferito grave

Redazione
Rissa con coltelli: un morto e un ferito grave
immagine repertorio

Rissa con coltelli: un morto e un ferito grave. Firenze si sveglia oggi con un omicidio. Nella notte di domenica 9 ottobre un uomo di origini magrebine è stato trovato agonizzante in via delle Gore a Careggi, colpito da una coltellata alla gola e un’altra alla schiena.

Le condizioni del ragazzo, 24 anni, erano critiche e infatti poco dopo è morto in ospedale. A terra nella stessa via è trovato un altro uomo, anch’egli magrebino, ferito in modo grave con delle coltellate alla schiena, attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale fiorentino di Careggi.

Entrambi erano senza documenti

Sul posto è intervenuta la polizia, che svolge le indagini, dopo la segnalazione di una rissa, e ha trovato i due feriti a terra e altre cinque persone, sempre magrebine, intente a prestare i primi soccorsi.

Secondo quanto appreso la vittima è un 24enne mentre l’altro ferito, in modo grave e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Careggi, è un 27enne, entrambi magrebini.

Al momento non è chiaro il movente dell’omicidio ma in base alle prime ricostruzioni della squadra mobile che sta indagando sulla vicenda probabilmente si tratta di una lite degenerata tra i due e altre persone che si stanno cercando di individuare.

Romina Bannini morta dopo l’incidente in A4, donati gli organi

Non ce l’ha fatta Romina Bannini: è lei la settima vittima dell’incidente avvenuto venerdì 7 ottobre sull’A4 a San Donà di Piave (Venezia). L’unica sopravvissuta allo schianto e trasportata in fin di vita all’ospedale di Treviso, è morta 48 ore dopo il tragico scontro tra il pulmino che insieme a lei trasportava l’ex sindaco di Riccione e altri 5 uomini e donne affetti da sindrome di down.

Nessuno è scampato a quel terribile schianto. I familiari, dando seguito alla volontà espressa in passato dalla giovane educatrice, hanno acconsentito all’espianto degli organi. Anche per lei, come per le altre sei vittime, oltre mille persone si sono raccolte in una veglia di preghiera a Riccione.

“Abbiamo sperato fino all’ultimo che almeno Romina si salvasse. Ora anche la dolce e bellissima Romina ha raggiunto i ‘suoi ragazzi’ e per volontà delle famiglie organizzeremo un funerale unico per stringerci insieme in questo tremendo dolore”, scrive la sindaca di Riccione, Daniela Angelini.

Romina Bannini era seduta nel sedile posteriore ed era estratta dalle lamiere del Fiat Ducato ancora in vita. Subito dopo l’incidente era trasportata con il codice di massima gravità all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e ricoverata nel reparto di terapia intensiva in condizioni estremamente critiche.

Ha lottato fino alla fine

Romina ha lottato fino all’ultimo circondata dai familiari e dalle amiche. Due comunità – quella di Riccione e quella di Passano, la frazione di Coriano dove la 36enne risiede – colpite da un gravissimo lutto.

La 36enne aveva frequentato la facoltà per educatori sociali e culturali di Rimini. Dopo la laurea era diventata socia fondatrice della cooperativa Cuore21, braccio operativo del Centro21, nel quale svolgeva il ruolo di coordinatrice dell’area educativa.

Una persona “disponibile con tutti, sempre pronta a spendersi per il prossimo”. Così la descrivono le sue amiche e tutti quelli che l’hanno conosciuta. Insieme all’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi, al volante del pulmino che venerdì poco dopo le 15,30 è andato a tamponare sull’A4 il camion che lo precedeva, formava un duo indissolubile, sempre in prima linea nelle diverse attività portate avanti dal Centro.

Anche Romina, così come gli altri passeggeri del Ducato, era partita venerdì mattina attorno alle 11 da Riccione per raggiungere il paese di Lauco, in Friuli, dove la comitiva avrebbe dovuto prendere parte ad un’iniziativa in collaborazione con il centro Zaffiria di Rimini. Al momento dello schianto, si trovava sul sedile posteriore. I soccorritori accorsi sul luogo dell’incidente, l’hanno ritrovata sepolta sotto un mucchio di valigie.

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