Roberto Mancini: cosa c’è dietro le dimissioni da tecnico della Nazionale?

Redazione
Roberto Mancini: cosa c’è dietro le dimissioni da tecnico della Nazionale?

Roberto Mancini: cosa c’è dietro le dimissioni da tecnico della Nazionale? Nel bel mezzo del weekend di Ferragosto l’Italia è rimasta sorpresa dall’annuncio di Roberto Mancini che di fatto si è dimesso da Ct dell’Italia.

Campione d’Europa in carica con gli azzurri, l’allenatore aveva inviato una pec alla Federazione nella notte tra sabato e domenica proprio per annunciare la sua decisione.

Un terremoto specie dopo la nomina di Mancini a coordinatore di tutto il settore azzurro fino all’U20. Il tecnico ha espresso poche parole sul suo account Instagram dopo questa decisione.

“Le dimissioni da CT della Nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il Presidente Gabriele Gravina per la fiducia, insieme a tutti i membri della FIGC.

Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell’Europeo 2020. È stato un onore“.

Perché ha deciso di dimettersi?

In tanti si chiedono dunque perché Roberto Mancini abbia deciso proprio adesso di dimettersi con una qualificazione agli Europei da centrare e un Mondiale da conquistare anche per cancellare definitivamente la delusione dell’esclusione anche in Qatar.

Ebbene secondo Sky Sport dietro a questo colpo di scena ci sarebbe la forte tentazione di accettare la panchina dell’Arabia Saudita per diventare nuovo Ct della nazionale saudita. Una trattativa portata avanti dal Ministero dello Sport col Principe Abdulaziz Bin Turky Al Saud.

Roberto Mancini  corteggiato dalla Federazione araba

Da tempo Roberto Mancini sarebbe corteggiato dalla Federazione araba che dopo Renard vuole ora un nome forte per la Nazionale vista la crescita esponenziale che ha raggiunto il calcio nel Paese da questa estate.

Per lui sarebbe pronta un’offerta ricchissima da circa 18 milioni annui. Da capire i tempi e se arriverà l’ok definitivo da parte dell’allenatore che starebbe pensando seriamente di accettare.

In questo momento comunque è forte la pressione dall’Arabia Saudita. Dopo il “no” ricevuto da Mourinho la Saff è andata subito su Mancini.

Una trattativa rimasta sotto traccia fino ad oggi, come rivela la Gazzetta dello Sport, ed emersa di nuovo con forza oggi a Riad proprio in seguito alle dimissioni di Mancini. La volontà dell’Arabia è quella di presentare il nuovo allenatore della Nazionale entro due settimane.

Presentazione dunque da rispettare con questa deadline anche se, viste le tempistiche, anche tra sette giorni potrebbe arrivare l’annuncio. A Mancini sarebbe messo davanti un contratto triennale che l’ormai ex Ct dell’Italia potrebbe essere pronto a firmare in tempi brevissimi.

Per iniziare una nuova avventura. Per gli azzurri in cima alla lista dei sostituti di Mancini restano invece Spalletti, Conte e a sorpresa anche Davide Nicola senza dimenticare Fabio Grosso con i primi due che però sono i favoriti da Gravina.

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