Rocco Andrianò perde la vita nello scontro della moto contro un cinghiale
E' successo a Capoliveri, alla frazione Lacona. E' scattata la polemica per la presenza in massa sul territorio dell'Isola d'Elba degli ungulati

Rocco Andrianò perde la vita nello scontro della moto contro un cinghiale. E’ successo a Capoliveri, alla frazione Lacona. E’ scattata la polemica per la presenza in massa sul territorio dell’Isola d’Elba degli ungulati.
Il motociclista scomparso la sera del Primo Maggio sulla strada del Monumento a Lacona era Rocco Andrianò, pronto a celebrare il suo 59º compleanno tra pochi giorni.
La tragica vicenda si è consumata quando, viaggiando in moto sulla strada che collega Marina di Campo a Lacona, Andrianò è rimasto coinvolto in un impatto con un cinghiale.
L’incidente ha riacceso un’accesa polemica sull’isola riguardo alla mancata attuazione del piano di gestione dei cinghiali, da anni discusso dalle autorità locali ma mai realmente implementato, nonostante i pericoli che rappresentano per automobilisti e ciclisti.
Andrianò aveva appena superato il bivio di Laconella e stava procedendo in discesa verso Lacona quando il cinghiale ha attraversato improvvisamente la strada.
Impatto inevitabile
L’impatto è stato inevitabile e Andrianò, balzato dalla moto, è caduto in un fosso perdendo la vita sul colpo. Anche il cinghiale è morto sul posto. I soccorsi del 118, giunti con mezzi della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro e un’automedica da Portoferraio, si sono rivelati inutili.
I carabinieri, presenti sul luogo, hanno approfondito la dinamica dell’incidente, che ha comportato la chiusura della strada per diverse ore la sera del Primo Maggio.
Rocco Andrianò era una figura amata e conosciuta all’isola d’Elba. Lascia la compagna e un figlio di 19 anni. Lavorava presso l’impianto di trattamento dei rifiuti del Buraccio.
Il cordoglio degli amici
Numerosi i messaggi di cordoglio da amici e conoscenti sui social network, esprimendo rabbia per una morte causata da un cinghiale. L’evento ha riaperto la discussione su un problema ben noto e molti lo definiscono una tragedia annunciata.
Amici ricordano che, dieci anni fa, Andrianò sopravvisse a un incidente simile con un cinghiale, ma purtroppo questa volta non è andata così, e l’isola si ritrova a piangere un caro amico.
Le parole del sindaco di Portoferraio
«Al dolore di questi giorni si aggiunge questa tragedia», afferma il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, «che non può essere considerata una fatalità. Solo ieri, un albergatore locale esprimeva preoccupazioni per i rischi legati alla presenza incontrollata di ungulati sull’isola.
Ora siamo di fronte a una tragedia che ci costringe a prenderci le nostre responsabilità. Interverremo dopo un incidente così grave, ma è imperativo agire e risolvere definitivamente il problema.
Invito i sindaci, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana e tutte le autorità coinvolte, incluso il Governo, a definire tempi certi per attuare decisioni già prese».
«Il mio pensiero va a Rocco, persona estremamente conosciuta e sempre sorridente», conclude Nocentini, rivolgendosi alla sua famiglia con un sentito abbraccio e le più sincere condoglianze, a nome dell’intera Amministrazione Comunale di Portoferraio.