Roma: imprenditore si toglie la vita per sfuggire agli aguzzini
L'uomo sarebbe stato costretto a pagare 600mila euro ai suoi usurai a fronte di un debito di 147mila euro maturato tra il 2021 e il 2022
Roma: imprenditore si toglie la vita per sfuggire agli aguzzini. L’uomo sarebbe stato costretto a pagare 600mila euro ai suoi usurai a fronte di un debito di 147mila euro maturato tra il 2021 e il 2022.
Un imprenditore ittico si è tolto la vita in seguito a continue minacce ed estorsioni da parte di quattro individui, che operavano nel suo stesso settore.
L’uomo era stato obbligato a pagare 600mila euro per estinguere un debito originale di 147mila euro maturato nel periodo 2021-2022.
Secondo l’imprenditore, i quattro indagati avrebbero dichiarato di aver trasferito il credito a una cosca di ‘ndrangheta, richiedendo il pagamento per evitare ripercussioni mafiose.
Nonostante l’uomo avesse già restituito una parte del debito, pari a circa 60mila euro, le minacce non cessarono. Anche dopo aver firmato un documento in cui si impegnava a saldare il debito di 600mila euro, le pressioni continuarono, portandolo al suicidio.
Quattro arresti
In relazione alla tragedia, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro indagati, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Sono accusati di estorsione con la circostanza aggravante del metodo mafioso e di aver causato la morte dell’imprenditore come conseguenza di un altro crimine. Le indagini erano iniziate nel febbraio 2023, in seguito alla denuncia presentata dall’imprenditore.