Roma, vigili fanno sesso in auto ma lasciano radio accesa

Redazione
Roma, vigili fanno sesso in auto ma lasciano radio accesa

Roma, vigili fanno sesso in auto ma lasciano radio accesa. Vigili fanno sesso nell’auto di servizio davanti al campo rom di Tor di Quinto a Roma ma dimenticano la radio accesa.

Sul caso, secondo quanto rivela ‘Leggo.it’, è aperta un’inchiesta. Secondo quanto racconta il quotidiano, protagonisti della vicenda sono ”una coppia di vigili urbani, lei sulla quarantina e lui con qualche anno in più”.

”A testimoniarlo un eloquente audio che qualcuno probabilmente ha registrato approfittando del fatto che i due nella foga avrebbero lasciato l’autoradio accesa”, continua. Il file è finito sulla scrivania del comandante generale della polizia municipale della Capitale Stefano Napoli.

”I due agenti a luci rosse sono in forze al XV gruppo (zona Cassia) e l’altra sera è toccato a loro il pattugliamento notturno del campo rom in via di Tor di Quinto”, sottolinea Leggo.it.

Che continua spiegando: ”l’altra sera, secondo quanto è denunciato in un esposto al Comando, ”erano insieme su una Fiat Tipo di servizio e dalla sede del XV gruppo hanno raggiunto la postazione assegnatagli”.

La notizia ha scatenato il web

I lettori sui social si dividono tra chi giustifica i due amanti in divisa, chi li colpevolizza e chi fa dell’ironia. «Dopo tante notizie di contagi e disgrazie ci sta ogni tanto che ci sia chi fa sesso.

Un messaggio di vita e di speranza in un mondo che ormai ha paura di uscire di casa», è il commento di un utente che sottolinea l’umanità degli agenti. «Oh ogni tanto una bella notizia di pace e amore», insiste un altro.

Il dibattito è acceso perché c’è chi ricorda che di questi tempi le multe scattano anche davanti al bacio di due coniugi: «Primi a multare se una bacia il marito».

«Vergognatevi e poi fanno la morale per chi fuma una sigaretta col marito… Fate i seri che fate ridere ai polli, ci credo che non siete credibili, ca**o licenziateli e date il posto a chi ha davvero voglia di lavorare! Che quando li chiamano sono troppo impegnati a fare altro… Poverini son stanchi..»

C’è chi grida al licenziamento, ma anche chi suggerisce una “gogna” moderata nel rispetto del rigore e del decoro dovuto: «Mi dispiace per gli sfottò che subiranno negli anni a venire dai loro colleghi, ma una multa per atti osceni in luogo pubblico e un richiamo a mio parere basterebbero».

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