Rosy Viola, cantante napoletana, muore in ospedale
Rosy aveva 59 anni. E' deceduta all'ospedale Monaldi di Napoli. Era considerata una delle voci femminili più autentiche e apprezzate della scena neomelodica partenopea
Rosy Viola, cantante napoletana, muore in ospedale. Rosy aveva 59 anni. E’ deceduta all’ospedale Monaldi di Napoli. Era considerata una delle voci femminili più autentiche e apprezzate della scena neomelodica partenopea.
Napoli piange la perdita di Rosy Viola, celebre voce della musica neomelodica napoletana, scomparsa il 18 dicembre 2025 all’ospedale Monaldi dopo un peggioramento improvviso della sua salute.
Anna Esposito, nota come Rosy Viola, aveva 59 anni ed era amata per il suo stile diretto e sincero, capace di raccontare storie di vita quotidiana, passioni e speranze, conquistando un pubblico fedele e appassionato.
Poco prima di morire, aveva annunciato con entusiasmo l’uscita di un nuovo album, simbolo della sua instancabile dedizione all’arte.
Ondata di commozione
La sua morte ha scatenato un’ondata di commozione sui social network, con messaggi di affetto e ricordi da parte di fan, colleghi e amici. Il maestro Claudio Esposito ha espresso un dolore immenso per la perdita di una “ragazzina fragile ma piena di energia verso l’arte”, mentre le colleghe Ida Rendano e Giusy Attanasio hanno sottolineato la sua forza, sincerità e il profondo impatto umano e artistico lasciato nel mondo musicale.
Anche Radio Nuova San Giorgio ha dedicato un tributo sospendendo le trasmissioni in segno di lutto, affermando che Rosy Viola vivrà per sempre nei cuori di chi l’ha amata e seguita.
La sua musica continuerà a raccontare Napoli, il suo popolo e le emozioni che solo una vera artista sa trasmettere con dignità e passione.
Rosy Viola lascia un’eredità straordinaria, fatta di autenticità e talento, destinata a ispirare le nuove generazioni. Il suo ricordo è un invito a vivere con intensità, a raccontare la propria verità e a trasformare le difficoltà in arte e speranza.
Napoli saluta una voce autentica, capace di toccare l’anima e di alimentare la fiamma della cultura neomelodica, un patrimonio umano e artistico che non sarà mai dimenticato.