Rubati i computer destinati alla didattica a distanza dei bambini

Redazione
Rubati i computer destinati alla didattica a distanza dei bambini

Rubati i computer destinati alla didattica a distanza dei bambini. Mentre la didattica è a distanza nelle scuole primarie e secondarie campane, due scuole di Salerno, la notte scorsa, sono obiettivo dei ladri che, in un caso, hanno portato via decine di apparecchi telematici.

Al liceo scientifico ‘Francesco Severi’ di via D’Annunzio, sono rubati venti personal computer portatili che erano destinati alle famiglie meno abbienti; perché gli alunni potessero usufruire della didattica a distanza.

Stando a quanto si apprende, non sarebbero portati via gli alimentatori dei pc.

Sul posto, gli agenti della questura di Salerno che hanno avviato le indagini. Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sono introdotti nell’istituto scolastico dopo aver raggiunto un terrazzino; hanno rotto un vetro e hanno aperto la porta dalla maniglia interna.

L’altro furto si è verificato in un asilo di via Sichelmanno dove, però, la refurtiva sarebbe di poche decine di euro. Sono state portate via una cassa audio e una cassetta delle offerte che conteneva all’incirca 40 euro.

Imprenditore suicida: 4 arresti della Ps nel Napoletano

La Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Giugliano-Villaricca hanno arrestato; in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della DDA; quattro persone ritenute coinvolte nella morte di Giuseppe Giuliani.

L’imprenditore 42enne suicidatosi il 28 luglio del 2018 a Giugliano in Campania.

Si tratta di Emilio Chianese, Francesco Ferrara, Antonio Sarracino, Francesco Maglione e Vincenzo Barbarisi, ai quali gli inquirenti contestano i reati di estorsione ed usura aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini, condotte della Polizia con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, sono partite dopo il suicidio dell’imprenditore che si occupava del commercio e dello smaltimento di materiali metallici.

L’uomo si è suicidato perché vittima di usura ed estorsione da parte di persone ritenute legate al clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca (Napoli).

Attraverso le indagini gli investigatori hanno scoperto che l’imprenditore avrebbe pagato somme estorsive anche per l’esecuzione di lavori di smaltimento dei veicoli del Consorzio Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta.

Per corrispondere le richieste estorsive, si sarebbe poi indebitato con le persone indicate dal clan stesso, dietro corresponsione di tassi usurai anche superiori al 15 % mensile.

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