Salgono a 14 i casi di botulino collegati a Diamante
Martedì saranno eseguite l e autopsie su Tamara D'Acunto e Luigi Di Sarno vittime dell'intossicazione contratta da un food truck
Salgono a 14 i casi di botulino collegati a Diamante. Martedì saranno eseguite le autopsie su Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno vittime dell’intossicazione contratta da un food truck.
Un focolaio di intossicazione da botulino ha colpito Diamante, con 14 persone ricoverate presso l’ospedale Annunziata di Cosenza.
Tutti i pazienti coinvolti avevano consumato panini con salsiccia e cime di rapa da un food truck.
Sette pazienti hanno già ricevuto il siero antitossina, mentre un’ulteriore scorta è stata trasportata d’urgenza, anche se l’ospedale dispone ancora di due fiale. La situazione è definita sotto controllo con protocolli medici dedicati.
Due vittime
L’emergenza ha causato due vittime: Luigi Di Sarno, 52 anni, di Cercola, in provincia di Napoli, deceduto mentre rientrava a casa, e Tamara D’Acunto, 45 anni, di Praia a Mare, morta il 6 agosto.
Per Di Sarno è prevista un’autopsia all’ospedale San Giovanni di Lagonegro, mentre per D’Acunto è stata disposta la riesumazione della salma per ulteriori esami.
L’inchiesta è gestita dalla Procura di Paola, con un collegio medico incaricato di condurre gli accertamenti sanitari. Attualmente, tre persone sono indagate per omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Le autorità attendono i risultati delle autopsie e ulteriori indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’intossicazione. Il bilancio dell’episodio è severo, ma le misure adottate mirano a contenere e gestire l’emergenza.
L’intossicazione ha evidenziato criticità nella sicurezza alimentare e ha portato a un’immediata risposta sanitaria e giudiziaria per chiarire le responsabilità.