San Giorgio di Nogaro: morto nel Tir, scoperto da un passante

Redazione
San Giorgio di Nogaro: morto nel Tir, scoperto da un passante
Ambulanza, foto da web

San Giorgio di Nogaro: morto nel Tir, scoperto da un passante. Un uomo è trovato morto all’interno dell’abitacolo di un mezzo pesante posteggiato nella zona industriale di Porto Nogaro a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, oggi 7 febbraio 2023.

A notare una persona immobile all’interno della cabina di guida è un passante che ha chiamato il numero unico di emergenza Nue112. Gli operatori di questa centrale di primo livello hanno trasmesso puntualmente la chiamata alla Struttura operativa regionale emergenza sanitaria.

L’uomo è morto a bordo del mezzo pesante

Gli infermieri della Sores hanno inviato a sirene spiegate l’automedica proveniente da Latisana. Hanno attivato per quanto di competenza le forze dell’ordine, i Carabinieri della Compagnia di Latisana e i Vigili del fuoco. Giunto sul posto, l’equipaggio dell’automedica non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.

Un veneto l’italiano disperso in Turchia, è Angelo Zen

Zen, originario di Saronno, da una ventina d’anni risiedeva in Veneto, prima a Romano D’Ezzelino (Vicenza), dove vivono ancora la prima moglie, ed uno dei due figli, Leonardo – il secondo, Mirko, risiede a Lonato (Brescia) – , e poi a Maerne (Venezia), dove risiede con Patrizia Costarella, sposata in seconde nozze.

Si trovava per lavoro a Kahramanmaras, città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, rasa al suolo dalla scossa. Dopo l’ultimo contatto di domenica sera, poche ore prima del terremoto, di lui non vi sono più notizie.

Mirko, uno dei due figli, conferma nessuno è più riuscito a sentirlo. Il suo cellulare è silenzioso. Non sanno se sia miracolosamente salvato, se sia ferito, magari portato in un ospedale, o sia veramente disperso. Definizione, che a più di 48 ore dal sisma, lascia accese poche speranze.

Per ora è non rintracciabile

Per adesso è soltanto non rintracciabile, non sappiamo dove stava durante il terremoto. Prima di dare notizie è meglio essere molto prudenti“, ha detto il ministro Antonio Tajani, ricordando che nella zona “non ci sono collegamenti telefonici o internet. E’ difficile trovare una persona in una città di un milione di abitanti“.

Poi un appello agli operatori dei media, “a non andare a cercare notizie all’abitazione del signor Zen. Sarà la Farnesina, d’accordo con la famiglia, a dare tutte le notizie”.

Angelo Zen, uno dei tanti italiani con la valigetta in mano, girava da anni il mondo – spesso era proprio in Turchia – per assicurare la manutenzione dei macchinari usati dalle aziende orafe. Lui stesso era stato dipendente di una ditta orafa del bassanese.

Poi aveva fatto il grande passo: si era messo in proprio, e grazie alla grande esperienza aveva avuto successo. Nato a Saronno, 60 anni compiuti l’8 gennaio, Zen ha vissuto per oltre in ventennio a Romano d’Ezzelino (Vicenza), da qualche anno si era trasferito a Maerne (Venezia) dove aveva casa Patrizia.

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