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Sanità integrativa per over65: quali polizze coprono davvero e quali sono gli inganni da evitare
Visite specialistiche, esami e ricoveri: cosa offrono davvero le assicurazioni sanitarie per anziani? Ecco cosa controllare prima di firmare.
Negli ultimi anni l’interesse per la sanità integrativa è cresciuto esponenzialmente, soprattutto tra le persone over65, spesso escluse dal sistema di copertura pubblica o in lista d’attesa per mesi. Ma non tutte le polizze sono uguali: molte promettono rimborsi generici e assistenza 24h, ma nascondono franchigie elevate, limiti anagrafici o esclusioni silenziose.
Secondo l’IVASS, oltre il 40% dei contratti assicurativi sanitari non specifica con chiarezza cosa è coperto e cosa no. E nel caso degli ultrasessantacinquenni, le condizioni possono peggiorare: alcune polizze vengono rifiutate in fase di sottoscrizione, altre impongono premi molto alti o scoperti che azzerano l’effettiva utilità.
Che cos’è la sanità integrativa
La sanità integrativa è un sistema di coperture private (assicurazioni, fondi, mutue) che rimborsano parte delle spese mediche non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), come:
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Visite specialistiche private
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Esami diagnostici (TAC, risonanza, ecografie)
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Ricoveri e interventi chirurgici
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Cure dentistiche o fisioterapiche
Può essere individuale o familiare, e viene proposta da compagnie assicurative, fondi sanitari integrativi aziendali o enti mutualistici.
I limiti principali per chi ha più di 65 anni
Nonostante l’esigenza sanitaria sia maggiore nella terza età, molte polizze:
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Escludono gli over65 dalla possibilità di adesione
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Interrompono la copertura al raggiungimento dei 70 o 75 anni
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Richiedono certificati medici di buona salute
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Impongono franchigie e massimali ridotti per le patologie croniche
Una ricerca di Altroconsumo ha mostrato che in più del 50% dei casi esaminati, la copertura effettiva era inferiore al 30% della spesa sostenuta.
Cosa controllare prima di firmare
Quando si valuta una polizza sanitaria, soprattutto in età avanzata, è fondamentale leggere:
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Il fascicolo informativo, disponibile online
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L’elenco delle esclusioni per età o patologie
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La presenza di franchigie (quota a carico dell’assicurato)
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I massimali annui e per singola prestazione
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Le modalità di rimborso o accesso alla rete convenzionata
Meglio diffidare delle polizze “tutto incluso” a basso costo, e preferire quelle con copertura trasparente anche se a premio più alto.
Meglio una polizza, un fondo o una mutua?
Le opzioni disponibili sono tre:
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Assicurazioni private individuali: più flessibili, ma spesso costose dopo i 65 anni
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Fondi sanitari integrativi aziendali o di categoria: spesso migliori, ma servono requisiti contributivi
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Mutue sanitarie volontarie: offrono vantaggi di continuità e accettazione senza limiti di età (es. Mutua MBA)
I fondi come FASDAC, FASI o MetaSalute sono molto efficaci, ma generalmente riservati a chi lavora o ha versato contributi specifici.
Cosa coprono davvero?
Anche quando si accede a una copertura sanitaria privata, non sempre è garantito un rimborso pieno. Alcune polizze prevedono:
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Ticket rimborsati solo parzialmente
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Esclusione di cure odontoiatriche complesse
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Rimborso di visite solo in rete convenzionata
Inoltre, molti contratti rimborsano solo il “giusto prezzo”, ovvero un tetto fissato per ogni prestazione. Se il costo reale è superiore, la differenza resta a carico dell’assicurato.
Quanto costa davvero una polizza over65?
I costi variano molto. Per un over65 in buone condizioni di salute, una polizza base può partire da 350 € l’anno, ma può superare i 1000 € con copertura completa.
I costi salgono se:
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Si includono ricoveri in cliniche private
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Si vogliono coprire patologie preesistenti
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Si chiede assistenza domiciliare post-intervento
Attenzione alle trappole
Ecco gli errori più comuni da evitare:
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Firmare senza aver letto le esclusioni per età
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Affidarsi solo alle promesse pubblicitarie
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Non verificare se la clinica desiderata è in convenzione
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Dimenticare di chiedere il modulo di richiesta rimborso
Secondo l’ANIA, oltre il 35% dei reclami legati alle assicurazioni sanitarie riguarda informazioni mancanti o disservizi in fase di rimborso.
In alternativa: strumenti pubblici e bonus locali
Per chi non riesce ad accedere a una copertura privata, alcune Regioni offrono:
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Voucher sanitari per visite ed esami specialistici
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Convenzioni con ambulatori solidali
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Piani di prevenzione gratuiti (es. screening oncologici, MOC, udito)
È utile consultare il sito della propria ASL o Regione per verificare le agevolazioni attive.