Santa Maria a Vico: inizia processo per la coppia diabolica
Oggi prima udienza in Corte d'Assise a Santa Maria Capua Vetere. Alla sbarra Emanuele Savino e Anna Gammella ritenuti responsabili della morte della figlia Aurora
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Santa Maria a Vico: inizia processo per la coppia diabolica. Oggi prima udienza in Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere. Alla sbarra Emanuele Savino e Anna Gammella ritenuti responsabili della morte della figlia Aurora.
Alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, si è aperto il processo per l’omicidio della neonata Aurora Savino, imputati i genitori Emanuele Savino, 28 anni, e Anna Gammella, 21 anni.
La tragica vicenda si è verificata il 2 settembre 2023 a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, quando Aurora, di soli 45 giorni, fu trovata senza vita nella culla, con ustioni ed ecchimosi su addome, gambe e piedi.
La tesi dei genitori
I genitori sostenevano che le ferite fossero dovute a un bagno la sera precedente, durante il quale un getto di acqua bollente, fuoriuscito accidentalmente dal rubinetto, avrebbe causato le ustioni.
Tuttavia, l’autopsia e le indagini svolte dai carabinieri, che hanno esaminato le conversazioni tra i due genitori, hanno rafforzato i sospetti e condotto al loro arresto nel novembre 2023, con l’accusa di omicidio aggravato.
Le violenze del papà
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante: Emanuele Savino avrebbe inflitto alla piccola violenze tali da causarle una doppia frattura al cranio e al viso, oltre a un esteso ematoma.
Tali comportamenti, insieme alle ustioni provocate dall’acqua bollente, hanno portato gli inquirenti, sotto la guida del sostituto procuratore Stefania Pontillo, a ritenere la coppia direttamente responsabile della morte della bambina.
Gli altri due figli della coppia, già presenti in famiglia, sono stati affidati a una comunità subito dopo il tragico evento.