Santa Maria Capua Vetere: si toglie la vita in carcere, aveva ucciso la moglie davanti ai figli
L'uomo, Luzmil Toci, 31 anni, era in carcere perché accusato del delitto di omicidio compiuto a San felice a Cancello lo scorso 9 ottobre
Santa Maria Capua Vetere: si toglie la vita in carcere, aveva ucciso la moglie davanti ai figli. L’uomo, Luzmil Toci, 31 anni, era in carcere perché accusato del delitto di omicidio compiuto a San felice a Cancello lo scorso 9 ottobre.
Un grave episodio è avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dove Luzmil Toci, detenuto per l’omicidio della moglie, si è suicidato nell’area psichiatrica della struttura.
L’uomo aveva ucciso la moglie davanti ai loro due figli piccoli, evento che aveva suscitato profonda commozione nella comunità Sanfeliciana.
Questo suicidio si inserisce in un contesto di gravi problemi nel sistema carcerario italiano, caratterizzato da sovraffollamento, condizioni ambientali critiche e un alto numero di morti in carcere, con 36 suicidi e 78 decessi per cause da accertare nel 2025.
Allarmante la situazione in Campania
In Campania, la situazione è particolarmente allarmante, con cinque suicidi registrati dall’inizio dell’anno in diverse strutture. Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è già noto per le difficoltà strutturali e i casi di violenza documentati, rappresentando un simbolo delle criticità del sistema penitenziario.
Il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, ha lanciato un appello urgente all’intera società civile, politica e amministrazione penitenziaria per affrontare e prevenire queste tragedie.
Ha sottolineato la necessità di un modello detentivo riformato, che includa adeguato supporto psicologico e migliori condizioni di vita, affinché la detenzione sia parte di un sistema di giustizia e non solo di reclusione.
Il suicidio di Luzmil Toci riapre il dibattito sulle condizioni carcerarie in Italia e sulla necessità di interventi urgenti per garantire la tutela della vita e della dignità dei detenuti.
