Santo Nicita, 66 anni, perde la vita nello scontro bici-autobus

Docente di 66 anni in pensione, l'uomo, di Santa Teresa di Riva, è deceduto a Bolzano finendo con la bici contro un autobus di linea

Redazione
Santo Nicita, 66 anni, perde la vita nello scontro bici-autobus
Santo Nicita

Santo Nicita, 66 anni, perde la vita nello scontro bici-autobus. Docente di 66 anni in pensione, l’uomo, di Santa Teresa di Riva, è deceduto a Bolzano finendo con la bici contro un autobus di linea.

Santo Nicita, docente in pensione di 66 anni originario di Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina, ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto a Laives, Trentino Alto Adige, dove viveva da molti anni con la famiglia.

Durante la sua consueta passeggiata serale in bicicletta, è stato coinvolto in uno scontro con un autobus di linea nella frazione Pianeta.

Nonostante il tempestivo intervento medico e il ricovero in rianimazione all’ospedale San Maurizio di Bolzano, Nicita è deceduto dopo alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate.

Molto attivo nello sport

Conosciuto e stimato nel mondo della scuola, aveva insegnato presso l’Istituto superiore Galileo Galilei di Bolzano ed era molto attivo nello sport, ricoprendo ruoli dirigenziali nella Polisportiva Pineta, soprattutto nelle discipline dello sci alpino e del calcio.

La notizia ha profondamente colpito la sua famiglia a Santa Teresa di Riva, dove vivono i genitori anziani, il fratello e altri parenti.

La madre, Giuseppa, ha raccontato con emozione come il figlio la chiamasse ogni sera durante le sue passeggiate, ma quella sera non l’ha fatto, intuendo il dramma che si stava consumando.

La famiglia è segnata da un destino crudele, avendo perso un altro figlio solo due anni prima. Santo amava trascorrere periodi nella sua città natale, sempre in sella alla sua bicicletta, simbolo della sua vitalità e passione per la vita.

La salma di Santo Nicita tornerà presto a Santa Teresa di Riva, dove era previsto il suo arrivo per affrontare questioni personali e stare vicino alla famiglia. La comunità ricorda con affetto un uomo dedito all’insegnamento, allo sport e ai valori familiari.

Questo racconto, seppur segnato dalla tragedia, celebra la vita piena e intensa di un uomo che ha saputo ispirare e lasciare un segno profondo. La sua storia ci sprona a vivere con passione, a coltivare legami forti e a non perdere mai la voglia di migliorare e amare la vita, anche di fronte alle difficoltà.

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