Scalatrice precipita e muore sotto gli occhi dell’amica
Scalatrice precipita e muore sotto gli occhi dell’amica. Era, con ogni probabilità, in fase di discesa quando è caduta. E i traumi sono stati fatali. Così è morta un’alpinista questo pomeriggio in Val Ferret, zona sotto al rifugio Boccalatte a Courmayeur, in Valle d’Aosta.
La donna, che dalle prime informazioni sarebbe un’alpinista di origini lombarde di 47 anni, era impegnata in un percorso a circa 2.100 metri in quota quando alle 14,45 è avvenuto l’incidente. il corpo è stato recuperato dai tecnici del Soccorso alpino valdostano.
I soccorritori, come riporta il sito torino.repubblica.it, sono intervenuti dopo l’allarme dato da un’amica dell’alpinista. Secondo i primi accertamenti la vittima sarebbe scivolata e precipitata sul sentiero in un tratto esposto e impegnativo perché morenico, quindi creatosi dai depositi dei ghiacciai.
Nella caduta lungo il versante ha riportato diversi traumi e non è stato possibile salvarla. La salma sarà portata a Courmayeur, a disposizione del Soccorso alpino della Guardia di finanza che si occuperà dell’identificazione e delle procedure giudiziarie.
Cade durante corsa in montagna, morto atleta ceco
Un atleta proveniente dalla Repubblica Ceca, di 35 anni, è morto la notte scorsa a causa delle ferite riportate in una caduta mentre era impegnato nella gara di corsa in montagna Tds
(“Sur les Traces des Ducs de Savoie”), di 145 chilometri e 9.100 metri di dislivello, che collega la Valle d’Aosta alla Savoia. Lo hanno comunicato gli organizzatori.
L’incidente è avvenuto poco dopo mezzanotte durante la discesa dal Passeur de Pralognan, in Alta Savoia (Francia). Il corridore è stato subito soccorso e trasportato in ospedale. La competizione, che fa parte del circuito dell’Ultra trail del Monte Bianco (Utmb), è stata sospesa.
Ospedali: donna valdostana lascia propri beni al Parini
Una donna valdostana – M.M., di 49 anni, di Pont-Saint-Martin, scomparsa a fine 2020 – ha lasciato i propri beni all’ospedale Parini di Aosta. Lo ha comunicato l’Usl della Valle d’Aosta che ha acquisito beni mobili e immobili.
“Si tratta di un patrimonio cospicuo – si legge in una nota – composto da somme di denaro custodite in alcuni conti correnti bancari e postali e da diversi immobili siti sul territorio valdostano e, in parte, in un’altra Regione italiana (complessivamente tre alloggi, due case indipendenti, alcuni terreni).
L’ammontare complessivo del lascito testamentario è in fase di definizione e di inventario. La destinazione d’uso degli immobili (o l’eventuale vendita, secondo i termini di legge) e l’impiego dei valori mobili saranno definiti successivamente”.