Scalea: Amedeo Marino, chef 24enne, morto in incidente stradale

Redazione
Scalea: Amedeo Marino, chef 24enne, morto in incidente stradale

Scalea: Amedeo Marino, chef 24enne, morto in incidente stradale. Incidente stradale all’alba sulla Statale 18. Un giovane di 24 anni, Amedeo Marino, è morto nei pressi di Scalea ribaltandosi con la sua automobile dopo lo scontro con un’altra vettura.

La vittima, titolare di un ristorante a Cirella di Diamante, era originaria di Papasidero, in provincia di Cosenza. Sul posto le forze dell’ordine e i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Sull’automobile con lui era presente un altro giovane, compaesano, un 20enne (D.O. le sue iniziali) che è rimasto ferito. Giovanissimo anche il conducente dell’altra automobile che proveniva dal lato opposto alla cui guida vi era un altro 20enne (A.S.).

Ti voglio sempre ricordare con quel sorriso. La spensieratezza che avevi, la battuta sempre pronta! Che la terra ti sia lieve amico mio“, ha scritto un amico del giovane di Papasidero su Facebook.

Il Papa: “Beni della Santa Sede depredati da certi chierici e “amici” laici”

La Chiesa è santa e peccatrice, come diceva sant’Agostino. La stragrande maggioranza dei suoi membri è sana, ma non si può negare che alcuni ecclesiastici e tanti, direi, falsi ‘amici’ laici della Chiesa abbiano contribuito ad appropriarsi indebitamente del patrimonio mobile e immobile, non del Vaticano, ma dei fedeli“.

Lo afferma papa Francesco sugli scandali economici vaticani in un passaggio del nuovo libro “El pastor” (Il pastore), in uscita in Argentina a firma dei giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin.

Siamo stati noi a rilevare l’acquisto sospetto di un immobile a Londra, io mi sono rallegrato perché significa che oggi l’amministrazione vaticana ha le risorse per fare chiarezza sulle cose brutte che accadono all’interno.

Ma riconosco che mettere tutto in ordine non è stato facile e che c’è sempre la possibilità che appaia qualche nuova situazione dannosa, anche se è più difficile che si verifichi», aggiunge il Pontefice nel capitolo “Di templi e mercanti”.

Sì, faccio politica. Perché tutti – afferma il papa nel libro – devono fare politica. Il popolo cristiano deve fare politica. Quando leggiamo ciò che disse Gesù, vediamo che era coinvolto nella politica. E cos’è la politica? Uno stile di vita per la polis, per la città.

Quello che non faccio io, né dovrebbe fare la Chiesa, è la politica dei partiti. Ma il Vangelo ha una dimensione politica, che è quella di convertire la mentalità sociale, anche religiosa, delle persone”.

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