Schiacciato da una pressa, muore a 34 anni dopo 12 giorni

Redazione
Schiacciato da una pressa, muore a 34 anni dopo 12 giorni

Schiacciato da una pressa, muore a 34 anni dopo 12 giorni. Non ce l’ha fatta il 34enne Ivan Salvatore, di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta vittima di un terribile incidente sul posto di lavoro lo scorso 10 agosto in una fabbrica di Marcianise.

Nella mattinata di oggi ha avuto un arresto cardiaco e le sue condizioni si sono aggravate in modo sensibile. In ospedale sono arrivati tutti i familiari, il suo cuore ha continuava a battere flebilmente solo grazie alle macchine, è stata una lenta agonia fino alla fine.

L’operaio della frazione Mandre rimase schiacciato da una pressa, era di pomeriggio, in questa fabbrica molto grande ubicata di fronte quella della Coca Cola. Per questa vicenda è stata aperta anche un’inchiesta.

Un bravo ragazzo Ivan, brillante, molto stimato; non lavorava da molto a Marcianise, in precedenza aveva fatto l’animatore nei villaggi. Lascia ad appena 34 anni i genitori, i fratelli e la fidanzata Carmela.

In questi giorni tantissimi sono stati i messaggi di incoraggiamento per lui, davvero una tragedia che tocca tutta la comunità.

Lutto cittadino per l’addio a Ivan

Il Sindaco Andrea Pirozzi e l’Amministrazione comunale di Santa Maria a Vico esprimono il loro più sentito cordoglio alla famiglia del giovane Ivan Salvatore, 34enne vittima di un tragico incidente sul lavoro.

“La tragica scomparsa di Ivan – dichiara il Sindaco Andrea Pirozzi – colpisce non solo noi ma l’intera comunità Santamariana. Non è tollerabile che ancora oggi, dopo secoli di lotte per i diritti duramente conquistati, dobbiamo ancora piangere i nostri giovani caduti sul lavoro.

Vittime – conclude – dell’indifferenza di fronte alle nome di sicurezza previste dalla legge”. Inoltre, nel giorno delle esequie, il primo cittadino Andrea Pirozzi disporrà il lutto cittadino in memoria di Ivan e di tutte le vittime cadute sul lavoro.

Il cordoglio di Fratelli d’Italia

Non é possibile nel 2021 che ancora si muore perché un giovane della nostra valle si recava a lavorare.- dichiara il coordinatore cittadino di fdi Raffaele Crisci – immane il dolore della famiglia a cui ci stringiamo in questo momento.

Il lavoro come sacro diritto di ogni cittadino non può essere teatro di queste tragedie. Sono d’accordo con la scelta del Sindaco di dichiarare lutto cittadino il giorno dei funerali per ricordare un’altra vittima del proprio dovere. Oltretutto la nostra valle perde un ragazzo gioioso e serio che tutti ricordiamo con affetto. (Fonte edizionecaserta.net).

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