Scontro auto-moto nel Salernitano, muore a 36 anni

Redazione
Scontro auto-moto nel Salernitano, muore a 36 anni

Scontro auto-moto nel Salernitano, muore a 36 anni. Violento incidente stradale nella notte sulla Statale 18, nei pressi del supermercato di Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno.

Qui,  un’auto guidata da una coppia di 18enni si è scontrata contro una moto con a bordo un uomo di 36 anni. Purtroppo, ad avere la peggio è stato quest’ultimo. Il giovane, originario di Angri, in provincia di Salerno, è stato sbalzato dallo scooter ed è finito rovinosamente a terra.

A causa delle ferite riportate nell’impatto purtroppo non ce l’ha fatta ed è deceduto, nonostante l’intervento dei soccorsi e il ricovero in ospedale. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri di Nocera Inferiore, l’ambulanza del 118 per prestare i primi soccorsi.

Coinvolti nell’incidente anche due 18enni

L’incidente è avvenuto attorno all’una di notte. Illesi invece i due 18enni, lui di Pompei, lei di Scafati, che stavano rientrando a casa. Solo il ragazzo ha riportato lievi ferite giudicate guaribili in 8 giorni.

Il 36enne, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe riportato uno choc emorragico e un trauma cranico grave. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Le indagini sono state affidate ai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore che stanno cercando di ricostruire i fatti.

Non è escluso che si possa ricorrere anche all’aiuto delle telecamere della zona. Sul posto è subito arrivato anche il personale sanitario dell’ambulanza del 118, che ha trasportato il 36enne presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.

Nonostante il tentativo di rianimarlo, però, come detto, il ragazzo purtroppo non ce l’ha fatta. Dolore e tristezza ad Angri per la terribile e prematura scomparsa.

Violenze in carcere: detenuto pestato, ho ancora paura

“Mi hanno ucciso di mazzate, dal primo piano al seminterrato sono sceso con calci, pugni e manganellate. I poliziotti penitenziari hanno commesso un grande errore, non è così che si danno i segnali” . È ancora segnata dalla sofferenza la voce di un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

E’ tra le vittime dei pestaggi avvenuti il 6 aprile 2020 nell’istituto; fatti per i quali ieri oltre 50 tra ufficiali e sottufficiali della Polizia Penitenziaria in servizio quel giorno sono stati raggiunti dalle misure cautelari emesse dal Gip su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per tortura, maltrattamenti, depistaggio, falso.

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