Scontro in strada: ciclista resta ucciso, motociclista ferito

Redazione
Scontro in strada: ciclista resta ucciso, motociclista ferito

Scontro in strada: ciclista resta ucciso, motociclista ferito. Incidente mortale, nel primo pomeriggio di oggi, sabato 6, a Semonzo di Borso, all’altezza del quarto tornante della strada che porta al Grappa, una delle “classiche” maggiormente battute dagli amanti della bicicletta con buona preparazione.

Nello scontro con una motocicletta, è morto il ciclista Alessio Massaro, 43 anni, di Montebelluna, appassionato di ciclismo e di motociclismo. Risalire alla sua identità non è stato semplice visto che era senza documenti. L’uomo era già deceduto quando sono arrivati i soccorsi.

Seriamente ferito anche un motociclista di San Donà, trasportato in elisoccorso all’ospedale di Vicenza. Sul posto i sanitari del 118 di Crespano e la polizia stradale.

Abitava in via delle Ginestre, a Guarda di Montebelluna, Alessio Massaro. Era originario di Signoressa di Trevignano e si era trasferito alcuni anni fa a Montebelluna, luogo dove aveva anche il suo lavoro, al Consorzio di bonifica Piave.

Abitava al civico 56, a pochi passi dal campo da calcio di Guarda, nella porzione di una palazzina costituita da due appartamenti. Non era sposato e nel capoluogo montelliano aveva un fratello, Samuele, 46 anni, che abita a Biadene.

Il fratello di Alessio ha visto sul suo telefonino, attraverso un sistema di geolocalizzazione, che il fratello ciclista era fermo da troppo tempo sulla strada che porta al Grappa, e alle telefonate non riceveva risposta, ha intuito che qualcosa di grave poteva essere successo.

Per questo motivo è salito in macchina e s’è diretto sulla statale Cadorna a Semonzo di Borso, all’altezza del quarto tornante, dove il gps gli segnalava la presenza del cellulare del fratello e lì ha scoperto la tragedia.

Maestro di tennis molesta l’allieva di 16 anni: denunciato per abusi sessuali

Il maestro di tennis e l’allieva. Lui, direttore tecnico ed istruttore in un circolo ben frequentato dell’hinterland trevigiano. Lei, una ragazza sedicenne che aveva deciso di trasformare il tennis in una passione vera, profonda.

Tanto da entrare nella squadra agonistica under 18. Ma quel maestro di tennis, oltre a insegnarle il gioco, l’aveva presa a cuore. Un po’ troppo. Tanto da diventare insistente, molesto. E poi da trascendere fino a compiere violenza sessuale nei confronti della minorenne.

Di questo è accusato dal pubblico ministero della Procura del Tribunale che ha aperto un’inchiesta a suo carico dopo la denuncia presentata dalla ragazza. L’uomo, indagato per atti sessuali con minorenne, è un 37enne che abita in un Comune vicino a quello dove si trova il circolo di tennis.

Dovrà presentarsi, assistito dall’avvocato nominato d’ufficio Marco Vocaturo, per l’interrogatorio di garanzia e in quel frangente potrà raccontare la sua versione dei fatti.

LA PROCURA

Il pm Barbara Sabattini apre il procedimento a carico dell’istruttore di tennis contestandogli il reato di atti sessuali con minore, abusando dei poteri connessi al suo ruolo di istruttore della squadra agonistica femminile di tennis under 18 e compiendo gli atti sessuali con una ragazza affidatagli perchè lui le insegnasse lo sport.

Il 37enne si presenterà in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia, assistito dal legale d’uffico Vocaturo per puntualizzare e fornire la sua versione dei fatti. Sarà poi il pubblico ministero a decidere per un eventuale rinvio a giudizio.

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