Scontro mentre va al lavoro, morto un operaio

Redazione
Scontro mentre va al lavoro, morto un operaio
immagine di repertorio

Scontro mentre va al lavoro, morto un operaio. Scontro mortale stamattina poco prima delle 6 a Villastellone in via Santena. Pasquale Gervasi, 60 anni, di Carignano, in provincia di Torino, alla guida del suo scooter si è scontrato frontalmente con una Lancia Y condotta da un uomo di 30 anni.

Gervasi è morto sul colpo: inutili tutti i tentativi di rianimazione dei volontari della Croce Verde di Villastellone. Secondo i primi accertamenti, l’uomo, operaio, si stava recando al lavoro per il primo turno alla Petronas, fabbrica tra Villastellone e Santena.

Sulla dinamica dell‘incidente indagano gli uomini dell’Arma dei carabinieri di Chieri. Il guidatore della Lancia Y è stato sottoposto ai controlli per uso di alcol e droghe.

Oltre 10 milioni di fatture false: tre denunce

Oltre 10 milioni di fatture false utilizzate da una società nel settore della produzione abbigliamento per frodare il fisco e sottrarsi al pagamento dell’Iva: è quanto emerso dalle indagini, condotte dalle fiamme gialle del comando provinciale di Rovigo.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica ed hanno portato al sequestro di disponibilità finanziarie, immobiliari, autoveicoli e quote sociali per un valore di oltre un milione di euro. Tre persone sono denunciate.

La procura della Repubblica di Rovigo, agli esiti degli accertamenti effettuati dalle Fiamme Gialle, ha pertanto richiesto e ottenuto dal Tribunale l’emissione di un sequestro diretto e per equivalente

Fino alla concorrenza dell’importo indebitamente portato a credito, e che ha consentito di cautelare un terreno, due autovetture, una polizza vita e le somme depositate sui conti correnti nella disponibilità dell’amministratore della società utilizzatrice.

L’azione delle Fiamme Gialle, quale presidio di sicurezza economico-finanziaria, non solo ha posto fine a un sistema di frode commesso ai danni dell’Erario, ma è riuscita anche a evitare che il patrimonio utile a rifondare l’Erario stesso potesse essere dissipato o occultato intervenendo con il sequestro cautelare dei beni.

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