Scontro tra due auto: due bimbe in condizioni disperate
Scontro tra due auto: due bimbe in condizioni disperate. Un gravissimo incidente d’auto si è verificato questa sera sulla SP11 tra Borgo d’Ale e Tronzano, località in provincia di Vercelli.
Sono rimaste coinvolte due auto sulle quali viaggiavano rispettivamente un uomo e una mamma con due bimbe di 6 e 3 anni e mezzo. Le cause dello scontro sono ancora da accertare, ma la Mercedes e la Punto sono entrate in rotta di collissione.
La prima è finita in mezzo a un campo, mentre la seconda si è fermata distrutta in un fosso. Subito sono arrivati i soccorsi che hanno immediatamente provveduto alle primissime ed urgenti cure per i due adulti.
I due conducenti sono stati infatti portati dai mezzi del 118 all’ospedale di Vercelli con ferite di media gravità, in codice giallo. Le due bimbe, invece, sono quelle che purtroppo hanno avuto la peggio nel terribile incidente d’auto.
Sono infatti in condizioni disperate e per loro è stato necessario il trasporto in elisoccorso al Regina Margherita di Torino. Sul posto sono poi intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Livorno, i Carabinieri di Cigliano, e i soccorsi di 118 ed elisoccorso notturno.
Sono ancora al vaglio degli agenti le motivazioni che hanno portato le due macchine a scontrarsi. Nulla ancora è reso noto sulle dinamiche dell’incidente. Resta invece alta l’apprensione per le due bambine piccolissime che erano in viaggio con la mamma al momento del violento impatto.
Fisco: evasione milionaria nell’automotive, 4 denunce
Un’evasione fiscale milionaria, supportata dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 7 milioni di euro, è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Torino, che ha denunciato quattro persone e sequestrato immobili, terreni e conti correnti.
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Virginia Tedeschi della Procura di Torino, durate oltre un anno, sono scattate in seguito all’individuazione di “cospicui prelievi in contanti da parte di un imprenditore.
Un imprenditore dell’hinterland torinese, effettuava numerosi prelievi in contanti a seguito di numerosi bonifici ricevuti da tre rappresentanti legali di società, tutte operanti nel settore della produzione di componentistica per auto”.
Gli accertamenti hanno portato alla luce una “frode imperniata su una società di fatto inesistente, priva di sede, strutture organizzative e mezzi aziendali, che emetteva fatture per operazioni inesistenti a favore di tre imprese.
Imprese che operavano nel medesimo comparto, al solo fine di consentire a queste ultime di evadere le imposte attraverso l’utilizzo dei documenti fiscali falsi per beneficiare, indebitamente, dell’abbattimento dei ricavi e della detrazione della correlata Iva”.
I pagamenti “tramite bonifici bancari per le operazioni, di fatto mai avvenute, erano restituiti in contanti”. Omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e occultamento di scritture contabili, i reati ipotizzati nei confronti dei quattro denunciati.