Scuola, Gissi (Cisl): giungo e luglio ragazzi in luoghi aperti e liberi
Scuola, Gissi (Cisl): giungo e luglio ragazzi in luoghi aperti e liberi. A scuola fino al 30 giugno? “Fate lavorare il ministro dell’Istruzione: non deve essere vincolato dalle vecchie ideologie o ci troveremo ancora con la zucca invece che non la carrozza”.
E’ lapidaria Maddalena Gissi, segretario generale Cisl scuola, nel bocciare l’ipotesi di un prolungamento delle lezioni in presenza e dare il suo sostegno al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Io chiedo a ciascuno di valutare per la propria parte cosa succederebbe al proprio figlio se accadesse una cosa del genere – commenta all’Adnkronos. I ragazzi a giugno vanno portati in luoghi dove sentirsi liberi, non in un’aula chiusa nell’illusione di un recupero”.
“Curarsi degli interessi dei ragazzi significa preoccuparsi di riportarli a scuola ad organico completo il primo settembre. Il resto è ideologia parlamentare – tuona la sindacalista. Incapacità progettuale, inerzia.
Non si recupera in 10 giorni. A giugno e luglio piuttosto si varino politiche per portare i ragazzi in luoghi aperti e culturali, dove sentirsi liberi, meno soffocati. E la scuola – incalza – sia protagonista attraverso patti di comunità.
Mettendo a disposizione i propri spazi. Meglio un laboratorio teatrale che un dettato. Un corso per imparare ad usare il computer che una versione di latino. O anche lavorare per dotare le scuole di spazi esterni o gazebo per ripararsi dal sole”.
E il recupero? “La scuola farà le sue autonome rilevazioni sugli alunni, per capire cosa è mancato. E se ne facciamo un problema di giorni di scuola si sappia che l’Italia con la Danimarca è il paese che ne fa di più (200 giorni) contro la Francia che ne fa 160”.
Scuola: Marymount di Roma modifica calendario per incentivare didattica in presenza
Il Marymount International School Rome modifica il calendario scolastico per massimizzare la didattica in presenza per i suoi allievi, dall’asilo alle elementari. La preside Sarah Gallagher ha accolto la richiesta delle famiglie.
Le famiglie hanno chiesto di anticipare al 26 marzo le vacanze di Pasqua, originariamente previste dall’1 al 10 aprile compresi, “in modo da incentivare la didattica in presenza, interrotta da quando il Lazio è diventata zona rossa”.
Secondo quanto riferito all’Adnkronos dall’Istituto internazionale, gli studenti torneranno sui banchi il 7 aprile; il 6 dovranno sottoporsi a test antigenico obbligatorio per il rientro in classe.
A giugno, inoltre, le lezioni termineranno un giorno dopo rispetto al previsto per recuperare le ore perse. La campanella suonerà l’ultima volta prima delle vacanze estive il 21 giugno alle 12.30 invece del 18 giugno, stessa ora.