Scuola: nuove regole in pagella. Con 5 in condotta si è bocciati

Tornano i giudizi sintetici: ottimo e non sufficiente alle elementari. Approccio inclusivo

Redazione
Scuola: nuove regole in pagella. Con 5 in condotta si è bocciati
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Scuola: nuove regole in pagella. Con 5 in condotta si è bocciati. Tornano i giudizi sintetici: ottimo e non sufficiente alle elementari. Approccio inclusivo.

La scuola cambia: arriva una nuova era per le valutazioni in pagella. Tra le novità di quest’anno, l’ordinanza del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riporta i giudizi sintetici nella scuola primaria e introduce la valutazione della condotta espressa in decimi nella scuola secondaria di primo grado, con la bocciatura fissata al di sotto di 5.

Tornano Ottimo e Non sufficiente

I più piccoli e le loro famiglie troveranno nuovamente valutazioni da «ottimo» a «non sufficiente», accompagnate dalla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti in ciascuna materia, compresa l’educazione civica.

Gli studenti delle scuole medie dovranno superare il 6/10 per progredire, poiché con un voto inferiore al 5 non sarà possibile accedere alla classe successiva o affrontare l’esame di terza media.

Valditara commenta: «Questa riforma rappresenta un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, orientato alla crescita formativa degli studenti».

Sottolinea, inoltre, come i nuovi giudizi siano «molto più comprensibili» rispetto ai precedenti livelli: nel 2020, le valutazioni numeriche erano state abbandonate a favore dei descrittivi come «avanzato», «intermedio», «base» e «in via di prima acquisizione».

La condotta

La valutazione della condotta nelle scuole medie «punta a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole», ha aggiunto Valditara, evidenziando l’attenzione verso gli studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento per garantire un approccio inclusivo e personalizzato.

Tuttavia, la reazione di sindacati e studenti non si è fatta attendere. La Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil definisce il provvedimento «di stampo sanzionatorio e punitivo», affermando che il ministro dimostra di non avere fiducia nell’educazione come strumento per prevenire il disagio e l’insuccesso scolastico.

Secondo Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, «la reintroduzione dei giudizi sintetici alla primaria è un ritorno al passato privo di giustificazioni pedagogiche».

Riguardo al voto in condotta, si domanda: «È davvero possibile valutare il comportamento con un numero, senza considerare le attitudini personali e le condizioni familiari?».

Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, commenta: «Questo cambiamento, coerente con le politiche di Valditara, sembra promuovere un modello di scuola più autoritario, basato sul rispetto e l’autorità del docente, che il ministro ha sempre sostenuto».

Le scuole hanno tempo fino a giugno per adeguarsi alle nuove disposizioni, già precedentemente annunciate, e assicurarsi che le famiglie ne siano informate.

Maria Laudando

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