Scuola senza pagelle. Una scuola senza voti sarà sperimentata in una scuola media

Il progetto sarà messo in atto in una scuola media di Piacenza, in provincia di Reggio Emilia. Fondazione Licei e il CPP di Daniele Novara uniscono le loro forze

Redazione
Scuola senza pagelle. Una scuola senza voti sarà sperimentata in una scuola media
repertorio

Scuola senza pagelle. Una scuola senza voti sarà sperimentata in una scuola media. Il progetto sarà messo in atto in una scuola media di Piacenza, nella Regione Emilia-Romagna. Fondazione Licei e il CPP di Daniele Novara uniscono le loro forze.

Un’importante innovazione educativa verrà introdotta nel prossimo anno scolastico in una scuola media di Piacenza, in Emilia-Romagna: l’abolizione delle pagelle tradizionali e dei voti che definiscono l’esito di compiti e interrogazioni.

Il progetto, frutto della collaborazione tra il Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP) diretto da Daniele Novara e la Fondazione Licei San Benedetto di Piacenza, mira a rivoluzionare l’approccio educativo adottando un modello non punitivo, basato sull’apprendimento esperienziale e sulla valorizzazione del percorso personale di ogni studente.

L’errore considerato una possibilità di crescita

Daniele Novara sottolinea come la scuola debba essere un luogo dove l’errore è considerato una possibilità di crescita, il gruppo una risorsa e la valutazione un riconoscimento dei progressi individuali, piuttosto che una classifica.

Il preside Fabrizio Bertamoni evidenzia come questa iniziativa permetta di accompagnare gli studenti sin dalla scuola media, costruendo un percorso educativo coerente che valorizza ogni fase della crescita e arricchisce l’offerta formativa.

La nuova scuola secondaria di primo grado sarà ospitata nella storica sede delle suore Orsoline, un luogo ricco di storia e cultura, che continua a sperimentare nuove frontiere educative.

Novara afferma che è necessario un metodo capace di rispondere ai bisogni emergenti degli studenti, entrando in risonanza con le loro motivazioni profonde e sviluppando proposte innovative di apprendimento.

L’ideatore del metodo conclude sottolineando che questa iniziativa offrirà a studenti e famiglie di Piacenza un’opportunità unica di vivere la scuola come uno spazio di crescita, riconoscimento, accoglienza e sviluppo delle risorse personali.

Questo progetto rappresenta, dunque, un cambiamento significativo nell’istruzione, puntando su un modello educativo volto a valorizzare il percorso individuale e il benessere degli studenti, superando le tradizionali modalità di valutazione basate su voti e classifiche.

Maria Laudando

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR