Scuola: violati i diritti degli insegnanti di sostegno
Lo ha stabilito il Consiglio d'Europa che ha messo in evidenza come l'Italia abusi di contratti precari e di poca formazione per i docenti di sostegno. Violato anche il diritto all'inclusività degli alunni con disabilità
Scuola: violati i diritti degli insegnanti di sostegno. Lo ha stabilito il Consiglio d’Europa che ha messo in evidenza come l’Italia abusi di contratti precari e di poca formazione per i docenti di sostegno. Violato anche il diritto all’inclusività degli alunni con disabilità.
Il comitato europeo dei diritti sociali, organo del Consiglio d’Europa, ha stabilito all’unanimità che l’Italia viola il diritto degli insegnanti di sostegno a un lavoro stabile e liberamente intrapreso, evidenziando una significativa precarietà contrattuale e una formazione incompleta per circa un terzo di essi.
Questa situazione compromette anche il diritto degli alunni con disabilità a un’istruzione inclusiva, poiché la precarietà degli insegnanti e la carenza formativa ostacolano il supporto adeguato.
Sebbene il governo italiano riconosca la difficoltà di prevedere le esigenze specifiche nel sostegno, giustificando l’uso di contratti a tempo determinato, il comitato rigetta l’argomentazione che non vi sia discrepanza tra posti assegnati ed esigenze reali.
I dati ufficiali
Dati ufficiali indicano un aumento del 243% degli alunni con disabilità e del 248% degli insegnanti di sostegno tra il 2010/2011 e il 2022/2023, ma con un incremento marcato dei contratti precari, passati dal 4,19% al 46,18%.
Nonostante l’istituzione di una procedura straordinaria per l’assunzione nel 2024/2025, il comitato non può ancora valutarne l’efficacia. Inoltre, un insegnante su tre non ha completato la specializzazione richiesta.
Il comitato europeo, dunque, sottolinea che, nonostante alcuni miglioramenti legislativi e l’impegno governativo, la situazione degli insegnanti di sostegno in Italia presenta ancora gravi criticità che compromettono i diritti lavorativi degli insegnanti e il diritto a un’istruzione inclusiva per gli alunni con disabilità.
Maria Laudando