Selvaggia Lucarelli attacca ancora la Cucinotta

Redazione
Selvaggia Lucarelli attacca ancora la Cucinotta

Selvaggia Lucarelli attacca ancora la Cucinotta. Secondo round tra Maria Grazia Cucinotta e Selvaggia Lucarelli. L’attrice e la giornalista, lungo la giornata di ieri, sono state protagoniste di un botta e risposta rovente. Oggi la giurata di Ballando con le Stelle è tornata sulla questione, riservando una nuova stoccata all’interprete messinese.

Le ruggini tra le due sono cominciate nel momento in cui Selvaggia Lucarelli ha iniziato a muovere dubbi su una raccolta fondi. Quella di Pasquale e Rossana, rispettivamente papà e mamma della piccola Melissa, giovane affetta da SMA di tipo 1. Con la loro attività social, i due genitori hanno racimolato fondi per le cure della figlia.

Da giorni la Lucarelli sta facendo una ‘crociata’ contro coloro che tramite i minori chiedono denaro sul web per vari motivi. Selvaggia Lucarelli si batte per far sì che tutto sia rendicontato e dichiarato. Insomma, per far sì che non ci sia zone grigie. Così la giornalista si è imbattuta nel caso di Melissa, sostenendo che al momento mamma Rossana e papà Pasquale non hanno fatto totale chiarezza sui soldi ricevuti.

La Cucinotta si è schierata con i due genitori, riservando un trattamento al vetriolo alla Lucarelli. Ieri la giornalista ha replicato in modo pungente. “Molto male Maria Grazia Cucinotta. E ho un nome e una professione, non sono una persona”.

Oggi è tornata sul tema, pubblicando un post più dettagliato sulla questione e invitando la Cucinotta ad agire diversamente rispetto a quanto fatto fino ad ora. Naturalmente, nel riprendere la star messinese, non ha rinunciato al suo classico tono pungente.

Selvaggia Lucarelli parole al veleno

Sto indagando sulle raccolte fondi da due anni, ho scritto in passato per esempio di Malika e della storia di Paolo Palumbo (su cui torno in questi giorni). Nell’ultimo anno ho contattato molte famiglie per avere delucidazioni sulla gestione del denaro, perché quando si parla di malattie e bambini malati c’è un giro di soldi impressionante, purtroppo non accompagnato da altrettanta trasparenza.

Oltre a individuare ambiguità, mi interessa educare le persone a fare una beneficenza consapevole. La buona fede non basta. Per questo, quello che ripeto sempre è che le raccolte fondi su conti personali (iban, postpay, stelline su fb etc…) e senza rendicontazioni dettagliate e periodiche non vanno sostenute in alcun modo.

Tra queste, il caso più eclatante degli ultimi anni, è la raccolta “Un futuro per Melissa”. Eclatante perché sono stati raccolti almeno due milioni di euro tra conti personali, gofundme, raccolte laterali, salvadanai cittadini e così via. Non c’è mai una rendicontazione dettagliata delle spese. Ai tempi provai a chiedere un’intervista ai genitori ma fiutato il motivo, dopo un sì, mi fu negata.

Continua Selvaggia Lucarelli

In questi giorni, alla luce di alcuni dubbi relativi appunto alle spese sostenute, sono ritornata a chiedere. I risultati sono risposte non esaustive da parte della madre di Melissa (con offese a me), la pubblicazione di documenti illeggibili di spese sostenute. E infine, questa è la parte più grave, il commento di Maria Grazie Cucinotta nella bacheca dei genitori.

Che dice: a quale titolo dovete dare spiegazioni a una sconosciuta? A parte la gentilezza, ricordo alla Cucinotta (madrina di questa storia) che anche i soldi sono stati chiesti a milioni di sconosciuti. (Lì evidentemente con gli sconosciuti la confidenza andava bene), i quali hanno il diritto di sapere come sia stata gestita la loro generosità.

Questa, in teoria, è la regola base di tutte le raccolte fondi fatte come si deve. Quindi, al di là del caso specifico, la invito a utilizzare la sua visibilità per insegnare la beneficenza colta e consapevole. Perché ci sono persone (giuro) che rinunciano a parte del loro piccolo stipendio per aiutare gli altri e meritano trasparenza e rispetto”. Fonte Gossipetv

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