Senigallia, 34enne travolta e uccisa dal Frecciarossa: gli interrogativi

Redazione
Senigallia, 34enne travolta e uccisa dal Frecciarossa: gli interrogativi

Senigallia, 34enne travolta e uccisa dal Frecciarossa: gli interrogativi. Ancora molti interrogativi rimangono irrisolti sulla morte della giovane trentaquattrenne che è travolta da un Frecciarossa venerdì mattina.

Ma c’è un dettaglio agghiacciante che fa la differenza rispetto ad altre tragedie simili: una telefonata. Quell’addio svela un mistero più profondo che spinge chi ha conosciuto la vittima a porsi domande.

Un testimone ha visto la giovane al telefono mentre camminava sulla banchina del binario nord. Camminava in direzione opposta rispetto a lui e l’ha udita pronunciare una frase strana, quasi inquietante: “finisce qui“.

Poi, pochi istanti dopo, ha udito lo stridore dei freni del Frecciarossa che stava entrando in stazione. Il racconto del macchinista è altrettanto traumatico: ha cercato di frenare per evitare l’impatto, ma non c’è stato nulla da fare.

La giovane era sola nella vita, ma non sembrava avere problemi. Aveva appena trascorso alcune piacevoli giornate con il suo compagno a gennaio. Qualcosa deve essere andato storto in quella telefonata, qualcosa che ha turbato la vita della vittima e ha risvegliato i fantasmi del suo passato.

Interrogativi senza risposta

Molti dubbi sconcertanti rimangono privi di risposta. La salma della giovane donna è restituita alla famiglia, che domani le darà l’ultimo addio. Nonostante la presenza delle telecamere nella stazione ferroviaria, la dinamica esatta rimane ancora sconosciuta.

La polizia ferroviaria ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica, ma ulteriori accertamenti non sono ancora disposti. La città intera è rimasta sbigottita di fronte a questa tragedia che è avvenuta sotto gli occhi sconcertati dei passeggeri presenti in quel momento.

La giovane donna, che soffriva di una crisi depressiva, lascia un vuoto incolmabile tra gli amici e conoscenti, che stanno trovando conforto nella camera ardente allestita ieri.

La famiglia, molto stimata in città, è attualmente unita nel dolore, finalmente pronta per dare alla giovane una degna sepoltura. In questo momento difficile, le chiacchiere inutili e le supposizioni non trovano posto. Il silenzio, rispetto ed empatia sono l’unica risposta alla dimensione tragica di questa vicenda.

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